Ecco un BTP buono per incassare il 4% di cedola annua nei prossimi 6 anni e provare a proteggere il capitale

Stefano Vozza

16 Novembre 2024 - 12:49

La regola base nel gestire un capitale è quello di (almeno) tutelarlo nel tempo in termini di potere d’acquisto, se non proprio di accrescerlo.

Ecco un BTP buono per incassare il 4% di cedola annua nei prossimi 6 anni e provare a proteggere il capitale

Sul reddito fisso le buone occasioni per investire dal breve al medio e lungo periodo non mancano a seconda dei propri orizzonti temporali. Si tratta di una asset class i cui ritorni di lungo termine sono storicamente più bassi rispetto a quelli del capitale di rischio.

Tuttavia, hanno il dono di conferire stabilità al capitale, cosa che non avviene con i prodotti speculativi.

Vediamo allora un BTP buono per incassare il 4% di cedola annua nei prossimi 6 anni e provare a proteggere il capitale se l’inflazione futura dovesse crollare di tanto.

Oggi i titoli di Stato rendono molto meno rispetto a 12 mesi fa

Partiamo dalle caratteristiche salienti del BTP in scadenza esattamente tra 6 anni, in data 15 novembre 2030. Il bond ha codice ISIN IT0005561888 e il Tesoro lo ha emesso giusto 1 anno fa; in origine, quindi, si trattava di un settennale. Il titolo stacca la cedola ogni 6 mesi (15 novembre e 15 maggio) e il lotto minimo nominale di sottoscrizione è di 1.000 €.

La una cedola annua lorda è del 4,00%, pari al 3,50% al netto della ritenuta fiscale del 12,50%. Poi ricordiamo che anche sui questi strumenti grava l’imposta di bollo dello 0,20% annuo nei modi, tempi e termini di Legge. Le spese bancarie (commissioni e/o dossier titoli) dipendono dalle condizioni commerciali previste dalla banca presso cui si detiene il conto titoli.

Sul MOT, il mercato secondario delle obbligazioni, il BTP 4,00% passa di mano poco sotto i 105 centesimi (credito di imposta: 0,6%). In sostanza servono € 1.050 (più commissioni bancarie) per acquistarne 1.000 € di nominale, che poi sarà l’effettivo importo rimborsato dal Tesoro a scadenza. Alla luce di ciò, il rendimento effettivo lordo e netto a scadenza è pari, nell’ordine, al 3,12% e al 2,61%.

Per avere quello reale, invece, dobbiamo togliere anche l’inflazione attesa di periodo.

Ecco un BTP buono per incassare il 4% di cedola annua nei prossimi 6 anni e provare a proteggere il capitale

Un anno fa, quando l’obbligazione fu emessa, i rendimenti sui bond sovrani nazionali erano ai loro massimi di periodo. A titolo di esempio, il decennale offriva quasi il 5% lordo effettivo a scadenza, mentre oggi siamo sul 3,53%.

Un ritorno effettivo lordo annuo come quello era capace di rendere quasi il 50% lordo cumulato nel giro di 2 lustri. Oggi invece che i tassi sono scesi serve più tempo per ottenere lo stesso guadagno lordo complessivo su un medesimo prodotto.

Proteggere il potere d’acquisto del capitale nel tempo

Sicuramente sarebbe stato più profittevole sottoscrivere il titolo un anno fa per portare a casa il massimo risultato possibile. Il rendimento attuale netto (di sola ritenuta) complessivo si attesta sul 15,7%, che andrebbe limato al ribasso per tener conto delle restanti spese.

È un guadagno che rende giustizia al privarsi del capitale per 6 anni? Tutto dipende dai propri obiettivi personali e dalle future dinamiche dei mercati, fermo restando che per un’analisi più obiettiva dovremo attendere novembre 2030.

Tuttavia, forse la risposta potrebbe dirsi affermativa se l’intento minimo è quello di non vedersi erodere il capitale dal carovita e si è restii al rischio. Ma i dubbi al riguardo non mancano.

In tal caso, infatti, il pallino del gioco lo avrebbero le future dinamiche macro economiche. Solo se l’inflazione dovesse crollare ai livelli di inizio decennio, il ritorno reale offerto dal bond sarebbe davvero positivo. Negli altri casi si navigherà tra il rendimento netto neutro, cioè pari a spese e inflazione futura di periodo, e il negativo, se i prezzi dovessero riesplodere come tra il 2021 e il ’23.

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