I dati economici Usa continuano a mostrare la forza dell’economia: cosa rivelano i numeri sulla solidità degli Stati Uniti e sulla politica monetaria Fed?
Gli Stati Uniti continuano a dare prova di solidità e resilienza economica: la spesa al dettaglio è aumentata a marzo per il secondo mese consecutivo, sottolineando la forza dei consumatori statunitensi alimentata da un robusto mercato del lavoro.
I futures sulle azioni Usa sono in aumento, beneficiando del clima di ottimismo sulla ripresa della prima potenza mondiale. Il rendimento del titolo di riferimento a 10 anni è balzato di 10 punti base al 4,62%, il livello più alto dal 14 novembre, dopo che le vendite al dettaglio di marzo sono cresciute più di quanto stimato dagli economisti e gli aumenti di febbraio sono stati rivisti al rialzo.
Anche il cambio EUR/USD ha subito un impatto e ha perso trazione, scendendo sotto 1,0650. I dati positivi dagli Stati Uniti hanno aiutato il biglietto verde a recuperare la sua forza. Sullo sfondo, intanto, si accentua l’incertezza su cosa farà la Fed nelle prossime riunioni, con il nodo taglio ai tassi difficile da sciogliere.
Stati Uniti, l’economia va a gonfie vele e la Fed tentenna
Le vendite al dettaglio Usa sono aumentate dello 0,7% il mese scorso, ha dichiarato lunedì il Census Bureau del Dipartimento del Commercio. I dati di febbraio sono stati rivisti al rialzo mostrando che le vendite sono in ripresa dello 0,9% invece dello 0,6% come riportato in precedenza. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto che le vendite al dettaglio, che riguardano principalmente beni e non sono adeguate all’inflazione, sarebbero aumentate dello 0,3% a marzo.
Nonostante l’inflazione e i costi di finanziamento più elevati, la spesa continua a reggere, oscurando un po’ le difficoltà delle famiglie a basso reddito, grazie alla resilienza del mercato del lavoro.
“Una ragione importante è che, sebbene i consumatori a basso reddito siano stati colpiti in modo sproporzionato dall’inflazione, sono stati anche i maggiori beneficiari del robusto mercato del lavoro”, hanno scritto in una nota riportata da Reuters gli economisti della Bank of America Securities. “I lavoratori a basso reddito hanno visto i maggiori aumenti salariali cumulativi dall’inizio della pandemia”
Sebbene i consumi abbiano probabilmente rallentato rispetto al ritmo sostenuto del quarto trimestre, è probabile che siano rimasti sufficienti per sostenere l’economia nel trimestre gennaio-marzo. La crescita stimata per il primo trimestre è attualmente pari al 2,4% annuale. L’economia Usa è cresciuta a un ritmo del 3,4% nel trimestre ottobre-dicembre.
Il rapporto fa seguito alle notizie di questo mese di forti incrementi occupazionali a marzo e ha rafforzato le aspettative che la Federal Reserve potrebbe ritardare il taglio dei tassi di interesse quest’anno. L’inizio dell’allentamento della politica monetaria Fed continua a essere posticipato. Secondo i funzionari richiede un maggiore grado di fiducia che l’inflazione sia su un percorso sostenibile verso il loro obiettivo del 2%. I trader non scontano più un taglio dei tassi prima di novembre, mentre all’inizio dell’anno diminuzioni del costo del denaro già a marzo erano pienamente scontati.
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