Elezioni regionali Lazio e Lombardia: perché la vittoria del centrodestra può essere un problema per il governo Meloni

Giacomo Andreoli

13 Febbraio 2023 - 17:28

La vittoria del centrodestra alle elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia può paradossalmente essere un problema per Giorgia Meloni, creando tensioni nella maggioranza al governo.

Elezioni regionali Lazio e Lombardia: perché la vittoria del centrodestra può essere un problema per il governo Meloni

La vittoria di larga misura del centrodestra alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia potrebbe paradossalmente essere un boomerang per il governo Meloni. L’attuale maggioranza ha strappato la Regione Lazio al centrosinistra con un ottimo 52% per il nuovo presidente Francesco Rocca e confermato la Lombardia con l’attuale presidente Attilio Fontana con un altrettanto consistente 54% di consensi.

Con la vittoria nelle due più importanti regioni italiane per popolazione e Pil, l’attuale maggioranza arriva a “controllare” 15 regioni, contro le 5 del centrosinistra.

Il risultato, nonostante l’astensione record (hanno votato 4 elettori su 10), viene evidenziato da tutto il centrodestra, i cui esponenti dicono che rafforza l’attuale esecutivo. D’altronde la stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva spiegato che il voto era un test elettorale per la maggioranza che la sostiene e quindi ora può rivendicare il successo.

Elezioni regionali 2023, i risultati di Lega e Forza Italia

Tuttavia i risultati delle liste di Fratelli d’Italia nelle due regioni sono molto significativi e possono alimentare le tensioni con gli alleati, soprattutto in Lombardia, tant’é che i retroscena del pre-voto parlavano di una presidente del Consiglio che voleva vincere, ma non stravincere.

Lega e Forza Italia, uscite dal voto ulteriormente ridimensionate, potrebbero alzare la posta sui temi a loro più cari per rilanciarsi e cercare di riconquistare consensi. Questo anche a discapito di Meloni, come dimostrano le polemiche degli ultimi giorni sull’Ucraina e su Volodymyr Zelensky.

Il risultato di Fratelli d’Italia alle elezioni regionali 2023

Nel Lazio il centrodestra ha totalizzato più del 53% dei consensi, contro il 33,7% del centrosinistra (che sosteneva l’attuale assessore alla Sanità Alessio d’Amato) e circa l’11% dell’alleanza Movimento 5 Stelle-Sinistra Italiana (che sostenevano Donatella Bianchi). Fratelli d’Italia è largamente il primo partito nella Regione con il 31% dei consensi, contro l’8,6% della Lega e l’8,7% di Forza Italia.

Quanto alla Lombardia il centrodestra ha totalizzato oltre il 55% dei consensi, contro il 31,9% del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle (che sostenevano Pierfrancesco Majorino) e il 10,7% del terzo polo (che sosteneva Letizia Moratti).

Qui il risultato di Fratelli d’Italia, che è sempre il primo partito con il 25% dei consensi, fa ancora più rumore, perché viene confermato il risultato delle elezioni regionali che vede il partito di Meloni surclassare nettamente la Lega di Matteo Salvini, che fa il 16%, mentre Forza Italia totalizza il 6,6%. Il Carroccio comunque recupera rispetto alle elezioni politiche dello scorso 25 settembre 2022 e segna un risultato leggermente superiore alle aspettative.

Elezioni Lazio e Lombardia 2023, a rischio la riforma dell’Autonomia

Con questi numeri nella prima regione del Nord Italia Fratelli d’Italia potrebbe “prenotare” l’assessorato strategico al Welfare e alla Sanità. In ballo ci sono la gestione degli ospedali e delle Ats, ma anche la stragrande maggioranza del bilancio regionale, aumentato grazie ai fondi del Pnrr. Si tratta in tutto di 23 miliardi di euro, pari all’80% dei soldi che sono nella disponibilità della Regione.

La Lega, storicamente il partito forte della Regione, nonostante continui ad esprimere il presidente Fontana, esce dal voto leggermente ridimensionata e potrebbe perdere la maggioranza degli assessori.

Questi risultati, poi, si intrecciano con la partita dell’Autonomia regionale, con Salvini che ha spinto per far approvare dal Consiglio dei ministri l’apposito disegno di legge prima del voto. La strategia è stata furba, visti questi numeri, ma ora potrebbe non pagare: il disegno di legge non convince a pieno Fratelli d’Italia, che ora avrà più forza per chiedere modifiche e per prolungare i tempi della riforma, dando la priorità ad altro.

Regionali, la vittoria del centrodestra è un problema per il governo Meloni?

Al livello più generale, poi, questo forte traino di Fratelli d’Italia potrebbe creare fibrillazioni, per il tentativo di Salvini e Berlusconi di recuperare consensi. Ci potrebbero insomma essere uscite dei leader dei due partiti fuori dalla linea indicata dalla presidente e dal programma di governo.

Sta già succedendo negli ultimi giorni con le polemiche sul presidente ucraino Zelensky, con Meloni che ha spinto i vertici di Forza Italia a fare marcia indietro rispetto alle dure critiche di Berlusconi al leader ucraino. Ma anche le dichiarazioni di Salvini avevano fatto discutere, con la polemica lanciata sul messaggio inviato dal presidente del governo di Kiev a Sanremo.

La presidente del Consiglio teme l’asse Berlusconi-Salvini e preme sulle ali più governiste dei due partiti: ma nemmeno i ministri Antonio Tajani e Giancarlo Giorgetti potrebbero contenere la voglia dei leader di piantare le loro bandiere identitarie e provare a orientare l’azione di governo.

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