Virginia Raggi è uscita allo scoperto e si è ricandidata per le elezioni amministrative a Roma nel 2021. La notizia sta aprendo un dibattito non solo tra i pentastellati, ma anche nel PD. L’alleanza con i 5 Stelle è impossibile: quale strategia adesso per i dem?
Virginia Raggi si è proposta per un nuovo mandato a Roma, nelle elezioni comunali che ci saranno nel 2021.
L’annuncio a sorpresa ha innescato un nuovo dibattito politico non solo all’interno del Movimento 5 Stelle - con la questione dei due mandati limite che verrebbero infranti - ma anche nel PD.
L’ipotesi di un’alleanza giallo-rossa per il sindaco della Capitale diventa impossibile con la Raggi e il Partito Democratico su questo punto non ha intenzione di fare passi indietro.
Questo significa che i dem devono subito pensare a una strategia vincente per tornare a governare Roma, trovando candidato e coalizione. Il PD è certo che mai sosterrà la Raggi: come muoversi per conquistare il Campidoglio?
Sindaco di Roma 2021: il PD mai con la Raggi
Il bis al Campidoglio di Virginia Raggi mette d’accordo tutti nel Partito Democratico: con lei nessuna alleanza per Roma 2021.
Prima di conoscere le reali intenzioni dell’attuale sindaca, c’era uno spiraglio di accordo tra le forze politiche che sono attualmente al Governo.
Ma la decisione della Raggi ha mandato subito in fumo l’ipotetico progetto, al quale lo stesso Zingaretti sembrava voler lavorare in vista delle elezioni del 2021. Ora anche il segretario dem è certo che correre insieme ai pentastellati per la poltrona di Roma è impossibile.
Virginia Raggi non si può sostenere: questa l’unanime convinzione tra i democratici. A parlare chiaro è stato innanzitutto Giulio Pelonzi, capogruppo dem al Campidoglio. Intervistato da Il Corriere della Sera ha dichiarato:
“Quelli di Raggi sindaca sono stati cinque anni persi per Roma. E noi siamo già a lavoro per evitare che la città abbia altri cinque anni di nulla...Di certo noi non abbiamo mai pensato a un’alleanza con la Raggi. Anzi, a questo punto lavoriamo a una coalizione che possa battere sia il centrodestra sia Raggi, che per Roma è stata un incubo”
Messaggio chiaro e porte definitivamente chiuse al Movimento 5 Stelle. Si è affrettato a comunicarlo anche Andrea Orlando: “Roma merita di più e qualcosa di molto diverso da questi anni. Per questo il PD lavora per costruire un progetto alternativo”.
Lo ha fatto capire Pelonzi: se si fosse fatta da parte Virginia Raggi, la possibilità di lavorare a un’intesa per Roma non era poi così remota. Anzi, poteva essere un’occasione per rilanciare il ruolo amministrativo e politico dei dem nella Capitale e provare nuove alleanze sul territorio.
Ma adesso lo scenario cambia e anche il Partito Democratico è chiamato a studiare una sua strategia per le elezioni romane del 2021. Cercare un candidato sostenuto da una coalizione credibile e con buone prospettive è un’urgenza.
Roma 2021: i dem in cerca di strategia. E candidato
Il Partito Democratico è convinto che una vittoria a Roma sarebbe il vero rilancio della formazione politica di centrosinistra, da troppo tempo assente alla guida della Capitale e ancora “scottata” dalla vicenda Ignazio Marino.
Pelonzi al riguardo ha una certezza:
“andare al ballottaggio con il centrodestra perché i romani non sono così stupidi da abboccare una seconda volta a Raggi, spero che gli elettori 5stelle guardino a noi. Anche perché abbiamo una classe dirigente diffusa sul territorio, che si è rimboccata le maniche ed è in grado di proporre un progetto per i prossimi 10 anni”
Sarà davvero così? Il capogruppo dem ha insistito su due nomi di spicco che da tempo circolano tra le fila del PD senza ufficialità: Enrico Letta e David Sassoli.
L’alternativa saranno le primarie, con un unico obiettivo: non sbagliare nella Capitale. I dem ripongono grandi aspettative nelle elezioni 2021 a Roma.
© RIPRODUZIONE RISERVATA