Elezioni USA 2024, il nuovo assetto globale secondo Trump

Donald Trump è il 47° presidente degli Stati Uniti. A fronte di una presidenza che si annuncia divisiva e carica di significati globali, è utile riflettere su come questa potenziale svolta politica influenzerà l’equilibrio internazionale, i conflitti aperti e il ruolo degli Stati Uniti come potenza egemone.

Il ritorno di Trump alla presidenza comporterebbe una serie di sfide e trasformazioni che andrebbero a toccare equilibri consolidati in molte aree del mondo. Il peso della leadership americana si sposterebbe verso un approccio che Carnelos definisce “a geometria variabile,” dove la priorità assoluta sono gli interessi americani e le alleanze sono concepite in maniera transitoria. Per gli Stati Uniti, ciò significa una ridefinizione delle proprie priorità strategiche, mentre per il resto del mondo potrebbe rappresentare una maggiore incertezza e la necessità di sviluppare nuove strategie di adattamento e indipendenza.

Per approfondire, abbiamo intervistato Marco Carnelos, ex ambasciatore con una lunga carriera diplomatica alle spalle e consulente geopolitico, che ci ha aiuterà a delineare le prospettive su vari scenari internazionali.

Marco Carnelos

Marco Carnelos, con venticinque anni di carriera diplomatica alle spalle, ha operato in contesti complessi come Somalia, Nazioni Unite e Iraq, e ha ricoperto incarichi di consulenza su Medio Oriente, terrorismo e relazioni internazionali per tre Presidenti del Consiglio italiani. Dopo il ruolo di Ambasciatore d’Italia in Iraq, nel 2018 è passato al settore privato, fondando la società di consulenza MC Geopolicy srl e diventando membro dei board dell’ISPI e di Tanto Capital Partners, con sede a Londra.