Le nazioni ricche hanno disponibilità di dosi e alternative in caso di problemi, le nazioni a basso reddito sono costrette a fermare le vaccinazioni in casi di stop. Lo scenario dipinto dalla CNN
Sta emergendo sempre di più una campagna vaccinale a due livelli. È l’impietosa conclusione in arrivo dall’analisi della CNN, che segue d’altronde gli allarmi già più volte evidenziati dall’OMS.
Ma la CNN si sofferma in particolare sulla situazione relativa agli stop precauzionali dei farmaci, proprio quelle circostanze che portano in rilievo una condizione di enorme disparità.
Ponendo ad esempio il più recente caso dello stop al vaccino Johnson & Johnson, la testata statunitense nota infatti come le nazioni ricche hanno opzioni alternative di vaccino che quelle a basso reddito invece non hanno.
Pertanto, un blocco temporaneo come quelli affrontati prima da AstraZeneca e ora da J&J significano per i Paesi poveri un vero e proprio fermo alle loro campagne vaccinali, con rallentamenti alla lotta al virus che possono avere conseguenze enormi sul lungo termine.
Sta emergendo una campagna vaccinale a due livelli
Il possibile collegamento tra i vaccini AstraZeneca e J&J ai casi di trombosi rappresentano un inevitabile freno alla lotta mondiale contro la pandemia di coronavirus.
Soprattutto perché i Paesi in via di sviluppo mostrano nella maggior parte dei casi una mancanza di alternative in casi di stop che si traduce in un drastico blocco della campagna vaccinale.
Basti prendere ad esempio il caso dell’Africa, che ha scelto il vaccino Johnson & Johnson appena sospeso dopo circa 7 milioni di somministrazioni.
Il Paese aveva già ordinato 220 milioni di dosi del farmaco, pertanto una pausa per la nazione può portare a rallentamenti pesantissimi.
La CNN nota infatti come per i Paesi a basso reddito manchi “il lusso” di un’alternativa spesso invece presente tra Stati Uniti ed Europa, si pensi alle campagne Pfizer e Moderna avanti ormai senza sosta ovunque a partire da dicembre del 2020.
Ecco quindi che molte nazioni in via di sviluppo devono aspettare più a lungo dei Paesi più ricchi, elemento che peggiora la situazione pandemica a livello locale e amplifica una disparità sempre più in evidenza.
Al punto che Peter Drobac, direttore dello Skoll Center for Social Entrepreneurship di Oxford, ha parlato persino del rischio che si alimenti la cosiddetta teoria cospirativa del mondo a due livelli:
“Questa palese disparità potrebbe alimentare teorie cospirative in tutto il mondo sulla cosiddetta società a due livelli”.
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