Le Iene tornano a occuparsi della Emme Team e dei casi di cronaca con cui si è intrecciata la storia di questa agenzia investigativa. Ecco chi è e di quali indagini si è occupata.
Le Iene dedicano l’approfondimento “Inside” di questa sera alla Emme Team, ma il trascorso con il gruppo investigativo statunitense è tutt’altro che recente. La Emme Team è stata infatti oggetto di diverse inchieste giornalistiche, che tuttora non hanno svelato del tutto alcuni dubbi celati dietro il celebre gruppo investigativo, che rischia di perdere credibilità e popolarità in riferimento alle numerose indagini svolte.
Cos’è la Emme Team e cosa fa
Come anticipato, la Emme Team è un’agenzia investigativa statunitense, composta per l’appunto da investigatori oltre che da avvocati ed esperti informatici. Nel corso degli anni, la Emme Team ha trattato principalmente le questioni riguardanti il diritto d’autore nel mondo del web, specializzandosi proprio in questo settore.
In effetti, le indagini svolte dal gruppo americano sono principalmente volte al supporto del diritto d’autore e d’immagine, anche se negli anni si sono spesso intrecciate alla cronaca nera. Così, la Emme Team fornisce assistenza anche legale alle persone che hanno bisogno di tutelare le proprie opere e la propria immagine nel web, combattendo la pirateria e la diffamazione.
Come dichiarato dall’agenzia stessa, la Emme Team si cura quindi delle “vittime del web” senza tirarsi indietro nei casi più complessi e oscuri, fornendo assistenza e tutela soprattutto riguardo al revenge porn e alla pedopornografia. Obbiettivi di certo apprezzabili, che in effetti hanno portato la Emme Team a una notevole popolarità internazionale, anche grazie ad alcuni casi trattati di forte risonanza mediatica.
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Di quali indagini si è occupata la Emme Team
La Emme Team si è occupata di casi tristemente celebri, diversi dei quali proprio nel nostro Paese. La prima indagine che viene in mente è sicuramente quella riguardante Tiziana Cantone, non soltanto perché si tratta di un episodio di cronaca nera intricato e toccante, ma anche perché da qui sono iniziati i maggiori dissapori con Le Iene. Il programma di Mediaset ha infatti portato alla luce diverse perplessità riguardo alle azioni di Emme Team, che potrebbe non essere stata di aiuto come sembrerebbe.
La morte di Tiziana Cantone, di 31 anni, risale al 13 settembre del 2016, quando la ragazza senza vita venne trovata a Mugnano, in provincia di Napoli. Il decesso fu inizialmente catalogato come suicidio e le indagini archiviate, finché si scoprì il collegamento fra la morte della giovane e i suoi video hard diffusi impropriamente sul web. L’iter processuale riguardo al caso è decisamente impervio, tra l’ipotesi di istigazione al suicidio e il successivo fascicolo per omicidio. La mamma della vittima, Teresa Giglio, ha però vinto il ricorso per la riapertura delle indagini.
“Le Iene”, tuttavia, sta portando avanti diverse inchieste sul ruolo investigativo della Emme Team in questa indagine (e non solo), dal presunto rischio di truffa, alla presunta fallacia del “Metodo Emme”, fino ai dubbi riguardo all’identità dei veri esponenti di questa organizzazione. I dubbi sollevati dalle inchieste riguardano il ruolo chiave avuto dalla Emme Team in diversi spiacevoli casi di cronaca nera, anche se riguardo alla morte di Tiziana Cantone c’è qualche elemento particolarmente scottante. Pare, ad esempio, che alcuni avvocati che hanno lavorato al caso facessero parte dell’agenzia. La Emme Team ha ovviamente rigettato tutte le accuse, difendendo la propria professionalità e iniziando una battaglia legale con il programma di Italia1.
Tra gli altri casi affrontati dalla Emme Team, vi è la morte di Mario Biondo, il cameraman palermitano trovato deceduto nel suo appartamento a Madrid. Le indagini sono durate ben 9 anni e proprio la società investigativa sembra aver fornito un contributo essenziale nell’identificazione delle persone vicine alla vittima. Restando negli episodi più raccapriccianti messi in atto nel nostro Paese, non si può non ricordare la tragica fine di Marco Vannini (e il ruolo della famiglia Ciontoli), un altro caso in cui la collaborazione dell’Emme Team si sarebbe rivelata estremamente utile.
Riguardo alla specializzazione principale dell’agenzia, e anche per tornare a tematiche meno tenebrose, famosissimo è il caso di Bobby Solo. Quest’ultimo, infatti, ha potuto rintracciare le società estere che gli rubavano i diritti musicali proprio con l’intervento dell’Emme Team. L’effettivo aiuto fornito dalla società è tuttavia messo in discussione dalle inchieste giornalistiche, soprattutto in ragione di presunte false promesse fatte dall’agenzia, tra risarcimenti non pervenuti e compensi esosi.
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