Nel pieno dell’entusiasmo dei mercati per l’arrivo di Draghi e del rally obbligazionario, l’Italia dovrebbe approfittare per emettere un bond a 100 anni. L’analisi degli esperti.
Cavalcare l’onda di entusiasmo per Mario Draghi e il rally obbligazionario per vendere il suo primo bond a 100 anni: questa la proposta per l’Italia di Saxo Bank A/S.
Una provocazione, un azzardo o una reale opportunità per il debito nostrano? Gli strateghi del gruppo invitano il Belpaese a cogliere il momento così propizio per la vendita di titoli di Stato.
L’Italia, Draghi e l’idea di un titolo a 100 anni
Gli analisti di Saxo Bank ne sono convinti: i titoli a 100 anni avrebbero un rendimento intorno al 2,5%, che è più o meno quanto rende in media un bond a tre anni, almeno stando agli ultimi due decenni.
Dal gruppo è arrivata questa considerazione:
“il momento è giusto per espandere l’emissione di obbligazioni con scadenze ultra lunghe per finanziare i deficit di bilancio, assicurando al contempo rendimenti estremamente bassi, un’opportunità che crediamo che un Paese come l’Italia non possa ignorare”
I rendimenti delle obbligazioni italiane di riferimento hanno toccato i minimi record questa settimana, mentre crescono le aspettative che l’ex presidente della Banca centrale europea Draghi eviterà la crisi politica e contribuirà a far passare riforme strutturali chiave.
Perché emettere un bond a lunga scadenza?
Il bond con la scadenza più lunga in Italia è un titolo di 50 anni emesso nel 2016, che attualmente ha un rendimento a circa l’1,7%.
Sebbene le obbligazioni a 100 anni rimangano una rarità, il debito a lunga scadenza è diventato più popolare quest’anno, sia per gli investitori che si spostano oltre la curva per sfuggire ai tassi in calo sia per i Paesi che cercano di ottenere finanziamenti storicamente a buon mercato.
Sostenuto dal programma di acquisto di bond della BCE, il debito decennale italiano ora produce circa lo 0,48%, ben lontano dai costi di finanziamento a spirale di un decennio fa che hanno richiesto a Draghi di impegnarsi a fare “tutto il necessario” per domare le turbolenze.
I rendimenti hanno toccato un massimo del 7,48% nel 2011. Ora, con una fiducia rinsaldata e con buone prospettive di rimettersi in corsa spinte da Draghi e il suo prossimo Governo, l’Italia potrebbe approfittare per un bond a lunga scadenza.
Belgio, Francia, Slovenia e Spagna sono tra le nazioni della regione che finora quest’anno hanno venduto obbligazioni con scadenza a 50 anni o più. L’Austria ha emesso un’obbligazione a 100 anni lo scorso anno.
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