Le indiscrezioni di MF sull’Eurogruppo di domani parlano di un accordo già raggiunto, ma cosa prevede? Occhi su MES ed eurobond
Le ultime indiscrezioni sull’Eurogruppo hanno parlato di un accordo sul MES già raggiunto tra l’Italia e i Paesi del Nord Europa.
A riportarle Milano Finanza, che ha cercato di delineare cosa prevede l’intesa trovata la quale, come da calendario, verrà resa nota nella giornata di domani, martedì 7 aprile.
Visto il fallimento dell’ultimo incontro, durante il quale gli eurobond proposti dall’Italia sono stati respinti dalla Germania e dagli altri Paesi del Nord Europa, viste le opposizioni al MES e ancora viste le innumerevoli polemiche scoppiate sul tema della solidarietà interna al blocco, quello di domani sarà un Eurogruppo particolarmente interessante.
In esso verranno comunicate le misure che l’UE introdurrà per fronteggiare il coronavirus, che ha messo con le spalle al muro tutte le economie del Vecchio Continente. Secondo le indiscrezioni citate, però, un accordo generale sull’utilizzo del MES sarebbe già stato raggiunto. Ma cosa prevede?
Eurogruppo: cosa prevede l’accordo forse trovato sul MES
Secondo quanto riportato da MF, che ha citato fonti europee a conoscenza della materia, per far fronte all’emergenza coronavirus e per supportare i Paesi più colpiti dalla pandemia, l’UE utilizzerà la Pandemic Crisis Support Enhanced Conditions Credit Line, una linea di credito (anche nota come ECCL) riconducibile agli strumenti in mano al MES.
La ECCL verrà aperta per 12 mesi con la possibilità di estendere tale periodo di un altro semestre. I prestiti dovranno rientrare nell’arco di 5 e 10 anni. Il MES inoltre potrà finanziare in aggiunta una linea di credito emettendo Social Stability Bonds.
Le novità verranno comunicate nell’Eurogruppo di domani e avranno lo scopo di finanziare alcuni ambiti specifici dei singoli Stati UE:
“Nello specifico i servizi sanitari e le misure adottate o da adottare in contrasto allo scoppio della pandemia”.
Stando a quanto riportato ancora dal quotidiano, l’accesso al MES avverrà con un deficit/PIL sotto il 2% e nel rispetto delle regole fiscali europee. Molto probabilmente, le commissioni applicate verranno ridotte o eliminate.
Sul fronte eurobond, invece, ancora nessuna novità. Per MF, però, la Germania e gli Stati del Nord starebbero lavorando a un piano Marshall da €1.500 miliardi, condizionato all’implementazione delle riforme interne ripetutamente richieste da Bruxelles negli ultimi anni.
Tutti gli occhi saranno puntati sull’Eurogruppo di domani che alzerà il velo sulle decisioni ufficiali prese dai membri dell’UE.
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