Attivando il MES, i Paesi ad alto debito assicurano la copertura delle politiche fiscali attuate per fronteggiare la crisi pandemica
L’Eurogruppo, citando una precedente valutazione della Commissione, lancia una raccomandazione all’Italia e agli altri Paesi che, già prima della pandemia di Covid-19, avevano “alti livelli di debito pubblico e sfide per la sostenibilità nel medio termine”. Quando mettono in campo misure di sostegno, è importante che questi Stati “assicurino la preservazione sostenibilità fiscale nel medio termine”.
Monito dell’Eurogruppo: le misure di sostegno sono temporanee
In una nota diffusa al termine della videoconferenza di oggi, 16 dicembre, l’Eurogruppo rimarca l’importanza per gli Stati membri di “continuare a sostenere l’economia e la ripresa”. Tuttavia, “quando la situazione epidemiologica ed economica lo consentirà, dovrebbero abbandonare le misure d’emergenza, affrontando le conseguenze sociali e sul mercato del lavoro della crisi”.
I Paesi membri dovrebbero perseguire politiche fiscali votate a raggiungere posizioni fiscali prudenti sul medio termine e ad assicurare la sostenibilità del debito mentre si potenziano gli investimenti.
I ministri delle Finanze hanno concluso che le attuali politiche fiscali di supporto dovranno rimanere in campo per tutto il 2021, ma queste dovranno comunque essere mirate e temporanee.
Il MES fra le «reti di salvataggio» per l’Italia
L’Eurogruppo ribadisce quindi l’importanza nell’area euro di finanze pubbliche votate alla crescita e quadri fiscali robusti, che “sosterranno gli sforzi per la ripresa facilitando la transizione verde e digitale delle nostre economie”.
Qui, fra le righe, l’Eurogruppo ricorda all’Italia e agli altri Paesi ad alto debito dell’Eurozona le “tre reti di salvataggio complementari alle politiche fiscali” attuate in questi mesi, che sono:
- il fondo della European Investment Bank,
- il fondo del SURE,
- la linea di credito del MES, riformato come supporto alla crisi pandemica.
Gentiloni, in Europa segnali di ripresa nel Q1 2021
L’economia dell’Eurozona dovrebbe cominciare a vedere segnali di ripresa nel primo quarto del prossimo anno, ha il Commissario all’Economia Paolo Gentiloni. Tuttavia, come dimostrano i lockdown in Germania e nei Paesi Bassi, l’area va incontro a “un inverno difficile”, ha aggiunto.
Il 2020 è stato “un anno davvero fosco”, ha notato Gentiloni parlando al termine della riunione dell’Eurogruppo. La Commissione europea prevede che l’economia del blocco si contrarrà del 7,8% dell’anno, e nel 2021 crescerà del 4,2%.
“L’incertezza non se ne andrà con l’inverno che sta arrivando. Tutto sommato, possiamo aspettarci di vedere i primi segnali di ripresa nel corso del primo quarto dell’anno prossimo, ma questa previsione è ancora soggetta ad alto rischio”, ha aggiunto il Commissario europeo.
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