L’Eurozona continua a mostrare segnali contrastanti sulla ripresa: gli ultimi dati PMI indicano luci e ombre del rilancio economico nel 2021.
L’Eurozona si sta davvero avviando verso la ripresa economica?
Gli ultimi dati hanno mostrato segnali contrastanti sulle prospettive di rilancio della regione. L’industria ha mostrato resilienza nei risultati flash di febbraio, con buone spinte da Germania e Francia.
Tuttavia i blocchi ancora in corso e i timori varianti non lasciano ben sperare la crescita del settore servizi. E, in generale, una ripresa veloce.
Luci e ombre sull’Eurozona con i dati appena diffusi: i dettagli.
Eurozona: Germania e Francia spingono l’industria
La produzione delle fabbriche nelle due maggiori economie dell’area dell’euro si è dimostrata resiliente a febbraio, anche se le restrizioni sono continuate in entrambi i Paesi.
L’attività economica tedesca si è espansa per un ottavo mese, con la produzione in crescita al ritmo più veloce in tre anni, secondo IHS Markit.
Le fabbriche francesi hanno registrato l’aumento di attività più rapido dall’inizio del 2018, sebbene l’economia del settore privato si sia ridotta nel complesso a causa della chiusura dei servizi per limitare la diffusione del coronavirus.
Le fabbriche di entrambe le nazioni hanno subito maggiori limitazioni dell’offerta, con la Germania che ha segnalato ritardi record nella consegna dei componenti a causa della carenza di materie prime e della ridotta capacità di trasporto.
Nell’Eurozona, Il PMI composito flash di IHS Markit, visto come una buon indicatore per la salute economica, si è avvicinato al segno di 50 che separa la crescita dalla contrazione, registrando 48,1 a febbraio rispetto al 47,8 di gennaio.
Tuttavia, alcune di queste attività derivavano dal completamento di vecchi ordini. L’indice degli arretrati lavori è sceso a 47,9 da 49,0.
Settore servizi ancora in crisi
“Le misure di blocco per l’epidemia in corso hanno inferto un ulteriore colpo al settore dei servizi della zona euro a febbraio, aumentando la probabilità di un nuovo calo del PIL nel primo trimestre”: questa l’opinione di Chris Williamson, capo economista aziendale di IHS Markit.
L’economia della zona euro è in una doppia recessione, secondo il sondaggio Reuters degli economisti della scorsa settimana, i quali hanno affermato che i rischi per le loro prospettive già deboli erano maggiormente orientati al ribasso.
Il PMI che copre il settore dei servizi è sceso a 44,7 dal 45,4 di gennaio, ben al di sotto delle aspettative mediane in un sondaggio Reuters per il 45,9.
Tutto l’ottimismo della regione euro, e non solo, resta legata alla campagna di vaccinazione.
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