Per l’Eurozona si fa strada l’ipotesi di un quarto trimestre senza crescita economica. Lo scenario coronavirus fa tremare: le previsioni
Le prospettive per l’Eurozona non sono buone stando alle ipotesi sul quarto trimestre messe a fuoco da The Financial Times.
L’economia europea sta scivolando verso una doppia recessione: gli economisti avvertono che l’aumento dei contagi COVID-19 e le nuove restrizioni dei Governi ai movimenti delle persone rischiano di interrompere la recente ripresa economica della regione.
Cosa aspettarsi nel prossimo trimestre? Sarà tonfo del PIL? L’analisi di alcuni esperti lascia molto spazio all’incertezza.
Eurozona: rimbalzo PIL sempre più a rischio
Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna e Paesi Bassi hanno tutti annunciato nell’ultima settimana misure più severe per contenere l’aumento delle infezioni da coronavirus.
Il Belgio ha stabilito la chiusura di tutti i bar e le caffetterie per quattro settimane, mentre la Svizzera ha ampliato il suo mandato per le mascherine. La Francia ha introdotto il coprifuoco dalle 21:00 alle 6:00 a Parigi e in altre città da sabato 17 ottobre.
La potenza tedesca si è appellata al senso di responsabilità dei cittadini con la cancelliera Merkel molto preoccupata e l’Italia ha emanata in fretta un DPCM di urgenza.
Le misure sono state considerate necessarie dopo un forte aumento del numero di positivi e l’inizio di affanno per le strutture ospedaliere.
Su Financial Times, alcuni economisti hanno azzardato previsioni poco rincuoranti osservando quanto sta attualmente succedendo nella zona euro. Katharina Utermöhl, di Allianz, ha sottolineato:
“Non riesco a credere quanto velocemente abbia colpito la seconda ondata. Ora ipotizziamo una crescita che diventa negativa in diversi Paesi nel quarto trimestre: un’altra recessione è assolutamente possibile”.
Mentre i dati del terzo trimestre dovrebbero mostrare una rimbalzo record del Prodotto Interno Lordo dei Paesi a moneta unica, un numero crescente di economisti sta già riducendo le previsioni del quarto trimestre.
Lena Komileva, economista, ha osservato che il modo in cui si sta diffondendo il virus e i blocchi che ne stanno scaturendo, seppure non siano i lockdown di marzo, offrono spunti verosimili per parlare di shock della fiducia e uno scenario da doppia recessione. Al quale, per aggravare la situazione, potrebbe aggiungersi il fallimento Brexit.
Queste previsioni secondo cui l’economia della zona euro tornerà alla recessione - anche se molto meno profonda rispetto all’inizio dell’anno - sono cattive notizie anche per la Banca Centrale Europea, che solo il mese scorso prevedeva una crescita del quarto trimestre superiore al 3%.
Le ipotesi di un impatto più negativo del previsto sul PIL sono tutte ben visibili nel seguente grafico.
Fonte: Consensus Economico- FT
Non solo, anche senza blocchi su larga scala, gli economisti affermano che il semplice fatto che il tasso di infezione stia aumentando probabilmente colpirà l’attività dei consumatori, spingendo più persone a rimanere a casa e spendere meno soldi, proprio come hanno fatto quando la pandemia ha colpito per la prima volta.
Scenario da double-dip per l’Eurozona?
Lo aveva accennato anche Christine Lagarde: c’è il rischio di una crisi a W. Lo scenario è stata evidenziato anche da Erik Nielsen, capo economista di UniCredit, ha messo in guardia:
“Se le persone si spaventano e restano a casa, i risparmi precauzionali saliranno di nuovo e questo potrebbe spingerci verso un altro trimestre negativo del PIL. Con questi tipi di shock non ci vuole quasi nulla per spingerci in territorio negativo.”
Il grafico seguente, del resto, è eloquente: mostra il report di settembre dell’indice Purchasing Managers’ Index (PMI - indice dell tendenze economiche nei settori manifatturiero e dei servizi) sull’Eurozona, con segni di double-dip.
Lo scenario a W, quindi, è realistico: dopo la crescita in estate, si sta palesando una contrazione.
Fonte: IHS Markit
I settori dei servizi ad alta intensità di manodopera sono stati colpiti molto duramente dalla crisi e un peggioramento non è escluso, nemmeno nelle previsioni BCE.
Ciò crea problemi per Paesi come Francia, Spagna e Portogallo, che hanno grandi settori di servizi che richiedono un alto livello di interazione sociale, come il turismo e il tempo libero. Allianz, la scorsa settimana, ha tagliato le sue previsioni economiche spagnole e francesi, prevedendo che si sarebbero contratte dell’1,3% e dell’1,1% nel quarto trimestre.
La stessa Lagarde è tornata a parlare con un certo allarme. In una intervista a Le Monde, ha ricordato che la situazione è sotto stretta osservazione e ancora incerta. Il Recovery Fund darà un impulso fondamentale all’Europa, ma deve arrivare entro i primi mesi del 2021, senza cavilli burocratici nei Paesi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA