Fed e rialzo tassi dell’1%? Cosa aspettarsi dai mercati

David Pascucci

27/07/2022

Mercati ballerini negli ultimi giorni, le molteplici cause sono imputabili ai tassi e alle chiusure mensili

Fed e rialzo tassi dell’1%? Cosa aspettarsi dai mercati

Finalmente la Bce alza i tassi: addirittura di uno 0,5%, oltre le aspettative del mercato e nel mentre la Fed alzerà i tassi stasera 27 luglio. L’interrogativo principale è di quanto, visto che alcuni operatori stanno ipotizzando un aumento dell’1% sulla forchetta dei tassi, un rialzo veramente importante che potrebbe portare a forti movimenti sul mercato.

L’azionario si muove parecchio e il Forex è assolutamente in una fase di indecisione. Complice di questa fase di stasi è sicuramente anche il fatto che ci stiamo avvicinando a venerdì, giorno in cui chiuderanno le negoziazioni del mese di luglio e dare quindi nuove indicazioni tecniche sul possibile futuro del mercato.

Fed pronta al rialzo tassi, ma di quanto?

La Fed sta alzando i tassi già da parecchio tempo, anticipando quindi l’operato di tutte le altre banche centrali, Bce in primis. Oggi, secondo il Fed Watch Tool del Cme, abbiamo una probabilità vicina all’80% di vedere un rialzo dei tassi pari allo 0,75%, mentre il restante 20% degli operatori è convinta di un rialzo di un secco 1%. Non è da sottovalutare quest’ultima ipotesi, in quanto è difficile vedere una probabilità così alta su un aumento dei tassi che potrebbe essere esagerato per la maggior parte del mercato.

Proprio per questo motivo, e non solo, i mercati risultano molto volatili e l’esempio plateale è il movimento del Nasdaq di ieri, che durante la giornata ha visto forti vendite che poi sono state recuperate tutte durante la sessione overnight in Asia. In sostanza, il ribasso di ieri è stato neutralizzato in poche ore durante la notte, addirittura prima dell’apertura del Nikkei in Giappone.

La situazione attuale dei mercati

Tutti i mercati si trovano su livelli di lungo molto importanti. Ad esempio, EurUsd si trova a ridosso 1,0140, livelli di inversione rialzista di lungo periodo mentre Nasdaq ha toccato proprio ieri i 12060, con un Dax che in contemporanea ha rimbalzato sui 13000 punti prima di ritornare verso i 13200.

Al momento la situazione è in stallo, nel senso che fino a stasera probabilmente vedremo solo dei movimenti in range senza vedere movimenti molto direzionali. Per il momento, la principale propensione del mercato è leggermente ribassista, probabilmente si cercheranno minimi da ricomprare in modo molto forte subito dopo la Fed, o durante la conferenza stampa stessa.

La situazione tecnica risulta quindi precaria e di difficile lettura almeno nel breve. Attenzione quindi ai 12060-12100 di Nasdaq e ai 12980 di Dax. Per quanto riguarda EurUsd, bisogna fare attenzione a eventuali movimenti ribassisti al di sotto dei minimi a 1,0120, il che potrebbe comportare inizialmente forti vendite che dovranno essere poi smentite solo ed esclusivamente da pattern tecnici di breve nella giornata di domani.

Nasdaq 27 luglio Nasdaq 27 luglio Nasdaq prima della Fed

Cosa fare a livello operativo?

In questi casi la prudenza è d’obbligo, pertanto la volatilità attesa potrebbe essere molta e proprio durante la Fed ci potrà essere una condizione di mercato illiquido.

In questi casi, operare con quantità ridotte rispetto al normale è fondamentale, forse sarebbe addirittura meglio non operare, a meno di non essere professionisti della volatilità. In sostanza, aspettiamoci un aumento dei tassi e quindi un ulteriore riduzione di liquidità sul mercato con conseguenze per i mercati stessi che potrebbero essere negative, a meno che il mercato abbia già scontato tutto questo scenario e abbia già iniziato un ritmo di ripresa al rialzo.

Nel frattempo stasera seguiamo quanto la Fed abbia da dire in conferenza stampa, visto che il nodo cruciale dell’inflazione sembra ancora essere un parametro che non riesce ad aggiustarsi, almeno nel breve periodo.

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