Fidanzati: quali diritti in materia di eredità? Ecco quali sono le previsioni di legge e come fare per lasciare l’eredità al(la) fidanzato/a.
In tema di coppie non sposate, conviventi o nemmeno, la nostra società ha di certo fatto grandi passi avanti, perlomeno in confronto con gli anni addietro. Il progresso che, tanto faticosamente, ha raggiunto il sentire collettivo non ha però, almeno per ora, avuto un riflesso sui paradigmi giuridici. I fidanzati, però, non hanno fra loro nessun diritto e dovere reciproco equiparabile a quelli coniugali o sorti dall’unione civile. In tema successorio, infatti, l’unione civile è del tutto equiparabile al matrimonio.
Riguardo ai figli, gli interventi legislativi per assimilare i diritti a quelli dei figli nati da coppie sposate ci sono stati e producono i loro effetti. Quanto al rapporto tra le coppie, tuttavia, la strada è ancora lunga. È vero che la legge Cirinnà ha disposto alcuni diritti (minimi) alle coppie conviventi, e che gli stessi possono essere estesi con il patto di convivenza, ma sui punti fondamentali restano delle profonde lacune. I fidanzati non hanno diritto all’eredità, perlomeno non come automatismo di legge. Ciò non impedisce, però, di regolare la propria successione in questo senso.
I fidanzati hanno diritto all’eredità?
I fidanzati non hanno diritto all’eredità. Questo significa che, in assenza di testamento, al fidanzato superstite non spetta nulla del patrimonio ereditario, escludendo ciò di cui è comproprietario. Per fare un esempio: A e B acquistano una casa e decidono di intestarla ad A, pur vivendoci insieme. Se A muore, la casa sarà ripartita fra i suoi eredi e B non potrà pretendere nulla.
La situazione sarebbe stata diversa, invece, se la casa fosse stata cointestata: gli eredi di A avrebbero avuto diritto soltanto al 50% dell’immobile. E così via.
Fidanzati conviventi e diritto all’eredità
Quando i fidanzati sono conviventi, aumentano le chances perché si configuri un diritto successorio reciproco. La sola convivenza, nonostante la legge Cirinnà, non è comunque idonea a istituire questo diritto. Affinché i fidanzati diventino eredi reciproci è infatti necessario stipulare il patto di convivenza, nel quale inserire le apposite clausole economiche e patrimoniali.
Anche in questo caso serve un intervento specifico che dia origine al diritto successorio, che altrimenti è inesistente. Il patto di convivenza può invece essere regolato dai fidanzati per creare una situazione simile a quella matrimoniale, ma mai analoga. Il coniuge ha infatti diritto a una quota di legittima che non può essergli negata, nemmeno dal testamento, su previsione di legge.
Di conseguenza, l’eredità del fidanzato convivente non deve comunque ledere la quota di legittima degli altri eredi (come figli o genitori). Si potrebbe perfino creare una situazione paradossale, in cui avrebbe diritto alla legittima il coniuge separato del defunto, con prevalenza (riguardo all’intoccabilità della quota) rispetto al fidanzato.
Eredità tra fidanzati con il testamento
I fidanzati che non sono conviventi o che vogliono regolare la successione in modo più specifico devono necessariamente redarre un testamento in tal proposito. È però molto importante ricordare che ognuno deve fare il proprio testamento e che i testamenti non possono essere reciproci “io lascio a X e X lascia a me”.
Anche il testamento deve tenere conto delle quote di legittima degli eredi necessari, se presenti, e non ridurle o minarle, in quanto potrebbe essere impugnato con successo dagli interessati. L’eventuale rinuncia firmata dai legittimari all’azione di legittima prima della morte del testatore non ha peraltro alcun valore legale.
Eredità ai fidanzati, donazioni, legato e polizza vita
Il modo più immediato per risolvere la questione ereditaria tra fidanzati è quello di spartire il patrimonio quando si è ancora in vita, attraverso le donazioni. Questo metodo può rivelarsi poco utile se ci sono diversi scambi reciproci, che comunque devono tenere conto delle legittime, ma può rivelarsi efficace per trasferire beni specifici.
Un’altra soluzione per il trasferimento di beni determinati è quella di inserire nel testamento un lascito legatario a favore del fidanzato, che riceverà il solo bene scelto e non una quota proporzionale sull’intera eredità (perciò nessun debito).
Infine, anche la polizza vita può aiutare a ovviare la lacuna giuridica, inserendo come beneficiario il fidanzato. Di norma, i proventi delle assicurazioni e delle polizze vita, infatti, non rientrano nell’eredità e non tengono quindi conto della legittima. I recenti orientamenti giurisprudenziali, tuttavia, mostrano tendenze contrastanti a riguardo. È pertanto opportuno considerare l’eventualità, o preferibilmente farsi assistere da un notaio o un avvocato esperto in successioni.
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