La finanza sostenibile raggruppa sotto il suo nome tutte quelle attività finanziarie che mirano a migliorare il mondo e le condizioni di chi ci vive.
La finanza sostenibile è l’insieme di servizi finanziari che integrano criteri sociali, ambientali e di governance all’interno del proprio approccio agli affari. L’obiettivo è portare beneficio ai propri clienti e alla società, contribuendo in maniera etica e corretta a uno sviluppo sostenibile sia economicamente che socialmente.
Di solito gli investitori valutano le scelte da intraprendere e i risultati ottenuti basandosi esclusivamente sul guadagno realizzabile. Da circa dieci anni a questa parte il focus si è spostato. Muoversi nel mercato finanziario mantenendo sotto controllo le conseguenze dei propri investimenti è diventata una caratteristica comune.
Buona parte degli interlocutori del mondo della finanza prima di procedere nei confronti di un investimento non verificano quindi solo i potenziali guadagni. Mettono anche a punto strategie che non abbiano risvolti negativi a livello sociale e ambientale. Ma quando si può parlare davvero di finanza sostenibile?
Gli SRI, colonna portante della finanza sostenibile
Uno dei primi elementi che fanno parte di quella che viene definita finanza sostenibile sono gli investimenti socialmente responsabili. Questo tipo di approccio ai mercati è quello che negli ultimi tempi ha raccolto più sostenitori. Consente di integrare all’interno delle proprie decisioni quelli globalmente conosciuti come ESG criteria, ovvero criteri sociali, ambientali e di governance. Tre fattori che favoriscono lo sviluppo di un’economia responsabile incoraggiando le aziende a dare vita a operazioni che tengano in considerazione anche elementi che normalmente non rientrerebbero nei classici valori patrimoniali.
Come la green finance contribuisce alla transizione energetica
Pur essendo spesso considerata parte degli investimenti SRI, la green finance è un concetto a se stante. Riunisce, infatti, tutte quelle transazioni finanziarie che sostengono la transizione verso lo sfruttamento di energia pulita e la lotta contro i cambiamenti climatici. Il settore è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi 10 anni e ci si aspetta che nel 2020 il mercato a esso relativo superi i 100 miliardi di dollari. I suoi strumenti più noti? I green bond, obbligazioni opportunamente lanciate per sostenere iniziative di stampo ecologico.
Finanza sociale e affari sociali
Anche la finanza sociale è parte integrante della finanza sostenibile e include gli asset e i risparmi investiti in prodotti che supportano il sostentamento della popolazione e che non rientrano nel circuito finanziario classico. Lavoro, solidarietà internazionale e ambiente sono i settori più sostenuti da questo tipo d’investimenti.
Gli affari sociali, invece, vengono creati principalmente come sostegno alla popolazione. Si ispirano a modelli economici in grado di avere un impatto importante sulla società: i profitti ottenuti vengono infatti investiti nuovamente per salvaguardare l’ambiente, combattere l’esclusione e promuovere lo sviluppo e la solidarietà. Essi si occupano di solito di microcredito, investimenti di impatto e SIB (Social Inpact Bond), obbligazioni che ripagano gli investitori una volta che il progetto di rilevanza sociale al quale sono legati è completato.
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