Tutto ciò che c’è da sapere sul G7 di Hiroshima in cinque punti: dal primo summit di Meloni ai temi discussi, passando per la presenza di Zelensky.
Il G7 in Giappone è il primo per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Un’importante occasione per rinsaldare alcuni rapporti e chiarire le tensioni con la Francia, ma anche un vertice che si concentrerà soprattutto sull’invasione russa dell’Ucraina. I leader mondiali si riuniscono dal 19 al 21 maggio a Hiroshima.
La scelta della città è tutt’altro che casuale: si è deciso di ospitare il G7 lì dove la bomba nucleare ha distrutto tutto durante la Seconda guerra mondiale. Non a caso, prima del confronto tra i leader c’è stata una tappa al memoriale di Hiroshima, una visita che vuole ricordare a tutto il mondo la catastrofe nucleare. Di certo collegata alla situazione in Europa, con la guerra in Ucraina, ma non solo.
Al vertice, con la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, partecipano il premier canadese Justin Trudeau, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier giapponese Fumio Kishida, il premier britannico Rishi Sunak e il presidente Usa Joe Biden. A cui si aggiungono i rappresentanti dell’Ue: il presidente del Consiglio Charles Michel e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Vediamo, in cinque punti, quali sono le questioni più importanti del vertice e cosa decideranno i leader mondiali.
Il pericolo nucleare e l’invasione russa dell’Ucraina
Il tema principale di discussione del G7 riguarda il pericolo delle armi nucleari e il rischio di un conflitto sempre più ampio e lungo dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Per quanto concerne la questione nucleare, al centro del dibattito anche la situazione in Iran e in Corea del Nord. Si parlerà, inoltre, di possibili nuove sanzioni per la Russia, con l’Ue che spinge per introdurle sui diamanti russi.
Nel primo giorno di summit i leader hanno ribadito l’impegno contro la guerra “di aggressione illegale, ingiustificabile e non provocata” da parte della Russia. Viene rinnovato l’impegno per il sostegno finanziario, umanitario e militare all’Ucraina “per tutto il tempo necessario”. La condizione posta per la pace resta il “ritiro completo e incondizionato delle truppe russe”.
La presenza di Zelensky al G7 in Giappone
Proprio in quest’ottica a Hiroshima arriverà anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: di certo un messaggio importante quando si discute della guerra in Ucraina. Arriverà probabilmente nella giornata di domenica, per il suo primo viaggio in Asia dall’inizio del conflitto nel febbraio del 2022. Si spera anche in incontri bilaterali con il presidente brasiliano Lula e il premier indiano Modi, che finora sono stati i più freddi nel sostegno a Kiev e i meno ostili nei confronti di Mosca.
Gli altri temi del G7 in Giappone
I leader del G7 discuteranno anche della crisi di sicurezza economica, energetica e alimentare, di cambiamento climatico, di uguaglianza di genere, di diritti umani e di digitalizzazione. Una prima questione è stata affrontata sui diritti Lgbt, con il premier canadese Justin Trudeau che si è detto preoccupato per le posizioni dell’Italia in merito alla questione: Meloni ha risposto che il governo italiano segue le decisioni dei tribunali, non scostandosi da ciò che è stato fatto in passato. Tra i temi principali dei primi incontri c’è anche la questione relativa al Sud del mondo a cui, per dirla con le parole di Meloni, bisogna approcciarsi con un paradigma diverso rispetto a quello attuale, non più predatorio.
Il primo G7 di Giorgia Meloni
Giorgia Meloni è di certo sotto i riflettori del G7: per lei è il primo summit in assoluto ed è la quinta donna a prenderne parte. È arrivata per prima in Giappone, dove ha incontrato in un bilaterale il premier giapponese, da cui raccoglierà il testimone per la guida del G7. Con Kishida ha approvato a rafforzare il partenariato tra i due Paesi, soprattutto su alcuni temi come i nuovi caccia Tempest (che stanno sviluppando insieme alla Gran Bretagna) e i semiconduttori.
Meloni ha incontrato anche il premier britannico Sunak. La presidente del Consiglio sa di avere gli occhi puntati addosso soprattutto la questione della Nuova via della Seta: il governo è intenzionato a uscire dall’accordo con la Cina (era l’unico Paese del G7 ad aver aderito) e sul tema offrirà rassicurazioni ai suoi partner.
Il G7 occasione per pace tra Meloni e Macron?
Molto atteso è un possibile incontro bilaterale tra Meloni e Macron, in cerca di un disgelo tra Italia e Francia già iniziato negli scorsi giorni in Islanda. La situazione tra Italia e Francia resta tesa, con molti esponenti macroniani che continuano ad attaccare il governo di Roma sulla gestione dei migranti. Un incontro tra i due leader potrebbe essere un’occasione per rinsaldare i rapporti, quanto mai tesi.
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