George Clooney for President? Sono messi male i Democratici USA

Glauco Maggi

12/07/2024

Lo scandalo vero è il calcolo cinico e suicida di un partito che ha mandato allo sbaraglio il suo proprio presidente, applaudito per lo storico servizio alla nazione di battere Trump.

George Clooney for President? Sono messi male i Democratici USA

Con la discesa in campo dell’ala milionaria e intellettualmente trainante del loro partito, i Democratici si sono bruciati i ponti alle spalle. Le dichiarazioni di George Clooney vergate sulla Bibbia di casa Dem (il New York Times) e il coro delle Julia Roberts e delle Barbra Streisand, questi sì che hanno seppellito la candidatura di Biden. Sotto una risata, come si dice, del pubblico della gente normale: quella che ha, già da tanto tempo, imparato a considerare le star di Hollywood per quei vanagloriosi elitisti che sono.
Il panico di veder crescere le percentuali di distacco di Trump sul candidato Democratico fino a ieri, letteralmente, coccolato e protetto dai media del mainstream ha prodotto così un mostro a tre teste.

La prima è lo sperpero dei milioni, oltre 400, raccolti finora per Biden dai finanziatori ricchi e poveri dall’anno scorso fino al gala di La La Land in California. Sì, quello record per il suo ammontare, una trentina di milioni in una notte, concluso con Obama che ha preso Joe per il braccio e lo ha condotto all’uscita. Era il 15 giugno e sembra un secolo fa. Per capire quanto l’establishment, tutto intero, fosse in malafede nel mandare allo sbaraglio Biden a pochi mesi dal traguardo, basta riandare alla presentazione dell’evento sull’organo locale del partito, il Los Angeles Times, il 14 giugno: “Domani 15 assisteremo a una partecipazione senza precedenti, e che fisserà un record, dal mondo dei media e dello spettacolo”, aveva detto Jeffrey Katzenberg (definito dal giornale come “mogul dei media e Democratic kingmaker”). “L’entusiasmo e l’impegno per Biden-Harris non potrebbe essere più forte. Noi tutti comprendiamo che questa è la più importante elezione della nostra vita”, ha concluso il mogul. Chi conosceva e frequentava Biden era al corrente del suo vero stato, ma il 27 giugno, 12 giorni dopo lo show, Jeffrey, con George e Barack, sapevano di avere un appuntamento con la roulette russa: e irresponsabilmente sono andati avanti. [...]

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