Germania in bilico tra pessimismo e rischio fallimenti

Violetta Silvestri

13 Settembre 2022 - 12:17

La Germania sempre più al centro della crisi energetica: la potenza economica europea è osservata speciale, mentre cresce il pessimismo sul futuro e avanzano piani governativi contro i fallimenti.

Germania in bilico tra pessimismo e rischio fallimenti

La Germania rimane protagonista assoluta di questo momento storico cruciale per l’Europa alle prese con cambiamenti radicali nel settore energetico.

La fiducia degli investitori nell’economia tedesca, già al di sotto del suo minimo di pandemia, è ulteriormente peggiorata man mano che crescono i timori che una stretta sul gas russo e un’impennata invernale dei prezzi possano innescare una recessione.

A fronte di questi scenari, il Governo di Scholz starebbe creando un fondo per aiutare le aziende e per fornire garanzie sui prestiti alle imprese energetiche in difficoltà. All’orizzonte, infatti, si intravede il pericolo di una catena di fallimenti societari.

Tra pessimismo in crescita e piani di emergenza, la Germania è in fibrillazione. Le ultime novità.

Germania avvolta nel pessimismo: le previsioni

Si oscura il futuro della Germania. L’indice delle aspettative dell’istituto ZEW è sceso a -61,9 a settembre da -55,3 del mese precedente, peggio delle stime degli economisti. Anche un indice delle condizioni attuali è precipitato secondo dati aggiornati martedì 13 settembre.

“La prospettiva di una carenza di energia in inverno ha reso le aspettative ancora più negative per gran parte dell’industria tedesca”, ha dichiarato il presidente della ZEW Achim Wambach. “Inoltre, la crescita in Cina è valutata in modo meno favorevole. Gli ultimi dati statistici mostrano già un calo degli ordini in entrata, della produzione e delle esportazioni.”

Le famiglie e le imprese nella più grande economia europea si stanno preparando alla possibilità di un razionamento energetico dopo che la Russia ha ridotto le spedizioni nella regione. Le ultime indagini sulle imprese tedesche segnalano che l’attività è già entrata in contrazione, dopo aver registrato una crescita nel secondo trimestre.

Non solo, il gruppo di esperti Ifo di Monaco di Baviera ha avvertito che il recente aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas stava generando caos nell’economia tedesca e potrebbe spingere un calo dello 0,3% del prodotto interno lordo il prossimo anno, un netto peggioramento rispetto a una stima di 3,7 crescita percentuale, fatta a giugno.

Il Kiel Institute for the World Economy ha ridotto di 4 punti percentuali le sue previsioni per il Pil tedesco il prossimo anno a -0,7%, avvertendo: “Con gli alti prezzi all’importazione dell’energia, una valanga economica sta scivolando verso la Germania.”

L’inflazione tedesca potrebbe portarsi a un media del 9,3% l’anno prossimo, rispetto all’8,1% di quest’anno, ha affermato Ifo, prevedendo che la crescita dei prezzi al consumo raggiungerà il picco dell’11% nel primo trimestre, che sarebbe il massimo degli ultimi 70 anni.

Un piano da 67 miliardi di euro per le imprese?

Stando ad alcune indiscrezioni, il Governo del cancelliere Olaf Scholz sarebbe pronto ad approvare un piano - che è progettato per aiutare le compagnie costrette a pagare prezzi più alti a causa dei tagli alle forniture russe - in una riunione di gabinetto mercoledì 14 settembre.

La banca statale per lo sviluppo KfW supervisionerebbe il meccanismo e il volume delle garanzie sui prestiti disponibili sarebbe di circa 67 miliardi di euro.

Tale schema di sostegno è separato da un pacchetto di aiuti finanziari annunciato ad aprile.

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