La Germania raggiunge un nuovo picco storico per l’inflazione: l’aumento annuale preliminare è del 10%, a doppia cifra. Tutta l’Europa, Bce compresa, trema. E Scholz prepara un piano miliardario.
In Germania, l’inflazione preliminare ha raggiunto la doppia cifra per la prima volta da quando l’euro è stato introdotto più di 20 anni fa, in un’impennata maggiore del previsto, con la fine delle misure temporanee di soccorso del Governo e l’aggravarsi della crisi energetica in Europa.
L’attesa era per un picco dei prezzi al consumo, con il Paese che archiviava gli sconti estivi sui trasporti pubblici e sul carburante. Tuttavia, l’entità dell’accelerazione ha sorpreso i tedeschi e certamente turberà la Bce. La banca centrale sta lottando per domare i prezzi in rialzo, la cui persistente ascesa è destinata a battere un altro record quando i dati sulla regione a moneta unica verranno pubblicati venerdì.
L’inflazione tedesca mai così in alto: i dettagli
I prezzi al consumo in Germania - nella lettura dell’indice armonizzato ancora preliminare di settembre - sono aumentati del 10,9% rispetto a un anno fa a settembre, superando l’aumento dell’8,8% di agosto, ha affermato giovedì l’Ufficio federale di statistica. È più di quanto stimato dagli economisti del 10,2%, in un sondaggio di Bloomberg.
I prezzi dell’energia sono balzati del 43,9% nell’anno fino a settembre, accelerando dal 35,6% di agosto, mentre anche i prezzi dei generi alimentari sono aumentati a un ritmo più rapido del 18,7%. La crescita dei prezzi dei servizi è accelerata dal 2,2% al 3,6%.
Da segnalare anche che l’economia della potenza europea potrebbe ridursi del 7,9% l’anno prossimo in caso di un inverno insolitamente freddo e dell’introduzione del razionamento del gas nell’industria.
I numeri sull’inflazione della Germania, comunque, aumentano il rischio di un superamento della stima media del 9,7% per la zona euro secondo sondaggio di Bloomberg tra gli economisti, nonostante la Spagna abbia sorpreso giovedì scorso segnalando un rallentamento di settembre più marcato del previsto.
In ogni caso, i funzionari della Bce stanno già preparando un altro forte aumento dei tassi di interesse dopo uno storico rialzo di 75 punti base questo mese, che ha rispecchiato l’azione della Federal Reserve.
Il presidente Christine Lagarde ha detto che ci saranno aumenti nei prossimi incontri, con il vicepresidente Luis de Guindos a ripetere che sarà fatto “tutto il necessario” per domare l’inflazione.
Intanto, i dati dell’inflazione tedesca, con u +10% nell’indice dei prezzi al consumo annuale, scuote i mercati europei. L’EUR/USD ha invertito la sua direzione ed è sceso sotto 0,9700 dopo essere salito verso 0,9750. I dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione migliori del previsto dagli Stati Uniti, inoltre, forniscono una spinta al dollaro, provocando un allungamento della coppia EUR/USD al ribasso.
Il piano di Scholz da 200 miliardi contro i prezzi
La Germania si prepara a prendere in prestito fino a 200 miliardi di euro per finanziare un piano che freni l’impatto dell’aumento dei costi energetici sulla più grande economia europea.
L’amministrazione del cancelliere Olaf Scholz ridistribuirà un fondo creato in tempo di pandemia lo sosterrà con risorse aggiuntive per mettere un freno ai prezzi del gas. Il Governo sta anche lavorando a misure per contenere i costi dell’elettricità.
“I prezzi devono scendere”, ha detto Scholz in una conferenza stampa a Berlino. “Per raggiungere questo obiettivo, stiamo aprendo un grande ombrello”.
Il Governo utilizzerà il cosiddetto Fondo di stabilizzazione economica, che non fa parte del normale bilancio federale, per compensare l’aumento dei costi dopo che la Russia ha tagliato le forniture per rappresaglia alle sanzioni derivanti dall’invasione dell’Ucraina. Un gruppo di esperti elaborerà i dettagli del limite di prezzo, ha affermato il cancelliere.
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