Іl Gіарроnе aumenta la spesa mіlіtаrе a livelli record. Ma il nemico n. 1 non è la Russia

Alessandro Cipolla

03/09/2024

La spesa militare del Giappone nel 2025 può salire a 59 miliardi di dollari, un record per Tokyo: a far paura non è la Russia o la Corea del Nord, ma la Cina e il suo attivismo nucleare.

Іl Gіарроnе aumenta la spesa mіlіtаrе a livelli record. Ma il nemico n. 1 non è la Russia

Il Giappone presto potrebbe diventare il terzo Paese al mondo per spesa militare, arrivando sul gradino più basso di questo speciale podio alle spalle soltanto di Stati Uniti e Cina.

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, in tutto il globo è scattata una pericolosa ed emblematica corsa agli armamenti come se per un’escalation bellica ormai fosse solo una questione di tempo.

Lo scorso anno il Giappone ha deciso di aumentare del 13% la spesa militare portandola complessivamente a 49 miliardi di dollari. Nel 2025 però potrebbe esserci un altro marcato ritocco verso l’alto stando a quanto riportato da Associated Press.

Lo scorso 30 agosto infatti il ministero della Difesa giapponese ha approvato una richiesta di aumento della spesa militare nel 2025 fino a 59 miliardi di dollari - 10 miliardi in più rispetto all’anno precedente -, con l’ultima parola che adesso spetta al Tesoro.

La Difesa vorrebbe acquistare nuovi missili a lungo raggio e relative attrezzature, droni da combattimento e costruire tre nuovi cacciatorpediniere: l’obiettivo del Giappone sarebbe quello di arrivare a spendere nel 2027 la bellezza di circa 68 miliardi di dollari, diventando così il terzo Paese al mondo per budget militare dietro solo a Usa e Cina.

Il Giappone teme una guerra con la Cina

Il motivo del probabile aumento del budget militare del Giappone è presto detto: nell’ultimo Libro Bianco sulla difesa realizzato dal Giappone, tutti i timori sono rivolti verso l’attivismo militare della Cina che, come emerso dall’ultimo dossier del Sipri, starebbe “espandendo il suo arsenale nucleare più velocemente di qualsiasi altro Paese”.

Non a caso Ap ​​ha sottolineato сhе nеglі ultіmі аnnі іl Gіарроnе hа rаffоrzаtо аttіvаmеntе lе ѕuе сарасіtà dі dіfеѕа nеllа раrtе Sud-Oссіdеntаlе dеl раеѕе, proprio a causa dellа сrеѕсеntе mіnассіа рrоvеnіеntе dаllа Сіnа.

La convinzione sarebbe che presto la Cina potrebbe invadere Taiwan per riportare l’isola ribelle sotto il suo controllo; un’azione del genere però andrebbe a innescare una reazione degli Stati Uniti che da tempo ha aumentato la sua presenza militare nel Pacifico.

Il Giappone - alleato di ferro degli Usa nonostante i trascorsi storici - potrebbe essere coinvolto a mo’ effetto domino in una guerra regionale che potrebbe vedere come protagoniste - naturalmente su schieramenti opposti - anche Corea del Nord e Corea del Sud.

Non possiamo escludere - si legge nel Libro Bianco - la possibilità di un aumento delle tensioni a causa dell’aumento dell’attività militare (della Cina, ndr)”. Pechino inoltre avrebbe incrementato il numero delle armi nucleari a sua disposizione, con alcune testate che sarebbero in stato di massima allerta operativa.

Mentre tutto il mondo teme la Russia che da oltre due anni e mezzo sta portando avanti la sua “operazione speciale” in Ucraina, le paure del Giappone - ma non solo - invece sarebbero rivolte per buona parte verso la Cina.

Tutto questo ricorda molto il paradosso della sicurezza , ovvero quella corsa generale alle armi che ha preceduto la Prima Guerra Mondiale: in quel caso l’aumento della spesa militare perché lo stavano facendo tutti non fu un fattore di deterrenza, ma una delle cause che poi portò alla scoppio del conflitto.

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