Gmail disattiva i profili inattivi dal 1 dicembre, cosa c’è di vero?

Luna Luciano

28 Novembre 2024 - 19:25

Google cancellerà alcuni account gmail, ma quanto c’è di vero? Ecco quali sono gli account che saranno eliminati, perché e come impedirlo.

Gmail disattiva i profili inattivi dal 1 dicembre, cosa c’è di vero?

Gli account gmail sono davvero in pericolo? Ha fatto molto discutere la notizia riguardo la decisione di Google di cancellare alcuni account. Le ragioni però sono ben precise e se si è un utente attento alla propria casella elettronica, questa sicuramente non corre rischi.

Infatti, a partire dal 1° dicembre 2024, Google applicherà una nuova politica che prevede l’eliminazione definitiva degli account Gmail inattivi per più di 2 anni. La notizia ha sollevato preoccupazioni tra gli utenti, soprattutto tra coloro che temono di perdere importanti dati personali come e-mail, documenti e foto archiviate sui servizi Google.

Questa decisione, annunciata dalla vicepresidente della gestione dei prodotti di Google, Ruth Kricheli, ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza degli account e ridurre il rischio di attacchi informatici.

Gli account inattivi, infatti, risultano spesso privi di misure di sicurezza aggiornate, come l’autenticazione a due fattori, rendendoli un bersaglio facile per gli hacker. La nuova policy non riguarda solo Gmail, ma altri servizi Goolge. Tuttavia, sono esclusi dall’applicazione della norma gli account aziendali e quelli legati al settore dell’istruzione.

Cosa significa, dunque, questa decisione per gli utenti e quali azioni possono essere intraprese per evitare la cancellazione del proprio account? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Perché Gmail cancellerà gli account inattivi?

La decisione di Google di eliminare gli account Gmail inattivi risponde principalmente a questioni di sicurezza. Secondo Ruth Kricheli, gli account che non vengono utilizzati da tempo tendono a diventare particolarmente vulnerabili. Spesso, infatti, non adottano misure di protezione come password “robuste” o autenticazione a due fattori, e possono contenere dati sensibili che, in caso di violazione, metterebbero a rischio non solo i proprietari degli account ma anche i contatti associati.

L’eliminazione degli account inattivi coinvolge diversi servizi dell’ecosistema Google, tra cui:

  • Gmail: Tutti i messaggi e le informazioni contenute verranno cancellati.
  • Google Drive: Documenti, fogli di lavoro e altri file archiviati andranno persi.
  • Google Foto: Le foto e i video archiviati non saranno più recuperabili.
  • Google Workspace: Eventuali dati salvati su Documenti, Presentazioni e Calendario verranno eliminati.

La nuova politica di Google si inserisce in un panorama digitale in cui la sicurezza online è una priorità assoluta. Gli account inattivi rappresentano una doppia minaccia: non solo sono più vulnerabili agli attacchi, ma possono diventare strumenti per attività fraudolente, come il phishing o l’invio di spam. Eliminare questi account riduce la superficie di attacco per i cybercriminali, contribuendo a rendere l’ecosistema digitale più sicuro.

Il modello di Google non è un caso isolato. In Europa, la protezione dei dati è regolata dal GDPR, che promuove la minimizzazione dei dati conservati. Anche altre piattaforme come Apple e Microsoft adottano politiche simili per gli account inattivi.

È importante quindi che gli utenti mantengano aggiornata la propria presenza online. Account abbandonati o non protetti non solo mettono a rischio la sicurezza personale, ma possono portare alla perdita di dati preziosi. Un controllo regolare delle attività digitali e l’adozione di misure di sicurezza sono essenziali per proteggere le proprie informazioni.

Come evitare che Google elimini l’account Gmail

Fortunatamente, evitare la cancellazione è semplice. È sufficiente utilizzare l’account almeno una volta ogni due anni per mantenerlo attivo. Tra le azioni consigliate ci sono :

  • Inviare un’e-mail o accedere regolarmente alla casella di posta.
  • Caricare o modificare file su Google Drive.
  • Visualizzare o caricare foto su Google Foto.
  • Guardare video su YouTube mentre si è connessi al proprio account.

Anche queste attività minime segnalano a Google che l’account è ancora in uso e proteggono i dati archiviati. Per chi gestisce più account personali, un promemoria periodico per accedere a ciascuno di essi può prevenire perdite accidentali.

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