Green pass mondiale per viaggiare: cos’è, a cosa serve e da quando sarà obbligatorio

Ilena D’Errico

10 Giugno 2023 - 21:49

Nuovo green pass mondiale per viaggiare, ecco di cosa si tratta, a cosa serve e quando diventerà obbligatorio.

Green pass mondiale per viaggiare: cos’è, a cosa serve e da quando sarà obbligatorio

Morto un green pass, se ne fa un altro. Pochi giorni fa, la commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, e il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, hanno firmato l’accordo che prevede l’introduzione di un nuovo green pass mondiale per viaggiare. La nuova misura sarà molto simile allo strumento elettronico già impiegato durante la pandemia, anche se differenziata per finalità e modalità d’utilizzo. Per il momento, non si sa ancora quando l’accordo amministrativo di Ginevra diventerà operativo, ma l’Oms e l’Ue hanno avuto cura di illustrarne alcuni dettagli fondamentali, probabilmente in previsione di un’accoglienza poco entusiasta da parte dei cittadini europei (e non solo).

Cos’è il green pass mondiale per viaggiare e a cosa serve

Il green pass mondiale progettato dalla collaborazione dell’Unione europea con l’Organizzazione mondiale della sanità ha, come il suo indigesto predecessore, l’obbiettivo di controllare in modo più facile e rapido i dati sanitari dei cittadini europei.

In particolare, questo nuovo green pass, dovrebbe concretizzarsi in un libretto sanitario elettronico con valenza mondiale, integrante il Certificato internazionale di vaccinazione o profilassi. Diventerà quindi uno strumento essenziale per viaggiare, dato che permetterà di autenticare in modo semplice veloce la presenza, o meno, delle vaccinazioni obbligatorie richieste dai vari Stati.

Anche il green pass mondiale, quindi, riguarda le vaccinazioni, ma non c’entra nulla con il Covid19. Il termine della pandemia, ormai da tempo ufficializzato dall’Oms, è ancora sicuro e incontrovertibile. Semplicemente, la funzionalità del green pass pandemico ha ispirato la possibilità di utilizzare il medesimo strumento anche per diverse finalità. Non è un mistero che anche gli strumenti sanitari stiano procedendo, talvolta un po’ a rilento, verso la digitalizzazione, con benefici di sicurezza e praticità, tanto per le strutture mediche che per i cittadini.

Il green pass mondiale avrà poi anche un secondo scopo, ossia la creazione di una banca dati utile alla ricerca per le cure di svariate malattie. Si prospetta, dunque, una maggiore tutela per i cittadini (soprattutto in vista delle malattie potenzialmente pericolose che si possono contrarre, nei diversi Stati, senza vaccinazioni), oltre che un potenziale progresso medico-scientifico non indifferente.

Il nuovo green pass mondiale per viaggiare e il rispetto della privacy

Nel tentativo di arginare le proteste per il tracciamento proposto dal nuovo green pass, dato che la pandemia sembra aver incentivato un’attenzione alla privacy e ai dati personali altrimenti dimenticata (e forse ora offuscata e incentivata dai timori collettivi, l’Oms ha da subito chiarito che il green pass per viaggiare rispetterà i dati dei cittadini.

Il nuovo sistema per il green pass, infatti, non avrà accesso alle informazioni mediche o cliniche dei soggetti, ma avrà semplicemente la funzione di garantire l’autenticità dei certificati posseduti. Il direttore dell’Oms ha infatti dichiarato che:

Basandosi sulla rete di certificazione digitale di grande successo dell’Ue, l’Oms mira a offrire a tutti gli Stati membri dell’Oms l’accesso a uno strumento sanitario digitale open-source, che si basa sui principi di equità, innovazione, trasparenza, protezione dei dati e privacy.

Oms e Bruxelles, comunque, hanno intenzione di lavorare a diversi altri strumenti da affiancare al green pass, per garantire ai cittadini degli Stati membri la migliore assistenza sanitaria possibile, oltre alla prevenzione di nuove pandemie. In ogni caso, l’Oms non avrà accesso ai dati specifici che hanno dato luogo alle certificazioni, i quali restano ai governi di competenza.

Quando sarà obbligatorio il nuovo green pass e per chi

Non è ancora stata comunicata la data ufficiale di uscita del green pass mondiale; perciò, non si sa ancora quando sarà obbligatorio e che limiti avrà questa obbligatorietà. L’Oms ha comunque chiarito che intende riprendere il sistema adottato dall’Unione Europea durante la pandemia per “facilitare la mobilità globale e a proteggere i cittadini di tutto il mondo dalle minacce sanitarie attuali e future”.

È quindi chiaro che il nuovo green pass dovrebbe avere validità in tutti i paesi parte dell’Oms, la quale con 194 Stati copre effettivamente gran parte del mondo. Il green pass sarà quindi essenziale per i controlli alla frontiera, superando finalmente il problema di riconoscimento di alcuni certificati vaccinali. Così, l’Oms si propone di garantire la sicurezza dei viaggi e la mobilità, avendo anche dichiarato di curarsi delle pari opportunità per i paesi a basso e medio reddito.

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