Il sondaggio di Money.it: arrivati a questo punto della guerra tra Russia e Ucraina, la Nato dovrebbe entrare direttamente nel conflitto che va avanti da quasi un anno?
Guerra Russia-Ucraina, la Nato deve entrare nel conflitto? Questo è il sondaggio che Money.it ha voluto proporre ai suoi lettori ora che, dopo la decisione di fornire dei tank a Kiev, l’Alleanza atlantica starebbe riflettendo anche sull’accontentare o meno Volodymyr Zelensky per quanto riguarda la richiesta di missili a lungo raggio e jet da guerra.
SONDAGGIO CHIUSO QUI I RISULTATI
Quasi un anno dopo l’inizio dell’invasione da parte della Russia, la guerra in Ucraina appare essere in una fase di stallo in attesa che la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera possa consentire una offensiva da parte di entrambi gli schieramenti.
A riguardo gli analisti però sono divisi: alcuni credono che la Russia sia pronta a sferrare l’attacco decisivo appena arriverà la bella stagione dopo aver passato gli ultimi mesi a riorganizzarsi, altri invece reputano plausibile che sarà l’Ucraina in primavera a riprendere la controffensiva per cercare di riconquistare altri territori occupati.
In questo scenario l’arbitro della guerra appare essere la Nato, visto che la Cina sembrerebbe voler continuare a essere una “semplice” spettatrice interessata, con l’Occidente che potrebbe non solo fornire a Kiev armi sempre più potenti, ma anche entrare direttamente nel conflitto con tutte le conseguenze del caso.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire se per i lettori arrivati a questo punto la Nato debba o meno entrare in guerra al fianco dell’Ucraina contro la Russia.
Guerra Ucraina-Russia: il sondaggio sul ruolo della Nato
Più che un sondaggio chiedere cosa debba fare la Nato in merito alla guerra n Ucraina appare essere una sciarada, vista la complessa situazione militare e geopolitica che si è venuta a creare a seguito dell’invasione russa.
Inizialmente la Nato si è guardata bene dal fornire armi offensive a Zelensky per timore di una escalation che ci potrebbe portare dritti verso una terza guerra mondiale potenzialmente anche nucleare; con il passare dei mesi però, vista la resistenza dell’esercito ucraino che ha evitato una capitolazione immediata di Kiev come in molti si attendevano, l’Occidente ha iniziato pian piano ad alzare l’asticella delle forniture militari all’Ucraina.
Se inizialmente sembravano essere dei tabù l’invio di missili a corto raggio o di obici, adesso invece si sta parlando di jet da guerra e missili a lungo raggio dopo che Zelensky ha ottenuto un centinaio di tank, con buona parte dell’Occidente che vedrebbe questo conflitto come l’occasione buona per sbarazzarsi di Vladimir Putin e ridimensionare la Cina.
Appare evidente che se questo non dovesse bastare a sostenere l’Ucraina, il passo successivo per l’Alleanza atlantica potrebbe essere quello dell’invio anche di truppe di terra che significherebbe una entrata in guerra a tutti gli effetti da parte della Nato.
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