In Europa aleggia sempre lo spettro di una guerra tra la Russia e diversi Paesi europei tra cui l’Italia: la grandezza dei rispettivi eserciti e chi potrebbe vincere.
Chi vincerebbe una guerra tra la Russia e l’Ue? Soprattutto, quanti uomini riuscirebbe a mobilitare Bruxelles in un conflitto del genere tenendo conto anche della forza dell’esercito di Mosca?
Domande queste che qualche anno fa sarebbero sembrate assurde e buone solo per qualche videogioco, invece ora dopo lo scoppio della guerra in Ucraina l’Unione europea ha redatto un documento riservato - reso noto dal Foglio nei giorni scorsi - dove sono stati messi nero su bianco i numeri delle truppe che ogni Paese metterebbe a disposizione nel caso di un’escalation con la Russia.
Dal presidente francese Emmanuel Macron a quello polacco Donald Tusk senza dimenticare Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, tutti questi leader di recente hanno fatto intendere che l’ipotesi di una scesa in guerra da parte dell’Ue è tristemente assai probabile.
Il perché è presto detto: la Russia sta vincendo la guerra, la linea difensiva ucraina presto potrebbe collassare e a novembre, se Donald Trump dovesse vincere le elezioni presidenziali, gli Usa potrebbero cambiare la propria linea imponendo a Kiev la cessione della Crimea e del Donbass a Mosca pur di cessare subito il conflitto.
Per non far vincere la guerra a Vladimir Putin, agitando lo spauracchio di una Russia pronta a invadere anche i Paesi baltici - membri della Nato oltre che dell’Ue - dopo aver conquistato l’Ucraina, ecco che nel Vecchio Continente si sta ragionando seriamente sull’invio di proprie truppe in Ucraina, entrando ufficialmente in guerra contro la Federazione russa.
Prima però Bruxelles ha voluto capire quanti soldati potrebbe mobilitare in uno scenario del genere, con l’esercito europeo che numericamente sarebbe inferiore a quello russo che dispone anche del più grande arsenale nucleare al mondo.
Guerra Ue-Russia: gli eserciti a confronto
Dal documento riservato redatto dall’Ue e reso noto dal Foglio, emergerebbe che Bruxelles in caso di una guerra con la Russia riuscirebbe a mobilitare un esercito comune formato da 2.646.440 unità tra effettivi e riservisti.
Nel dettaglio questo esercito sarebbe formato da 1.368.510 militari effettivi e 1.277.980 riservisti, con la Francia che sarebbe il Paese che metterebbe a disposizione più soldati di tutti: complessivamente oltre 460.000 unità.
E l’Italia? Per il documento il nostro Paese in caso di una guerra tra Ue e Russia andrebbe a schierare 165.500 militari in servizio e 18.300 riservisti, per un totale di 183.800 soldati da mandare al fronte a combattere contro l’esercito di Mosca.
Per il giornale però questo esercito comune europeo sarebbe numericamente inferiore a quello di cui può disporre la Russia: 1.154.000 militari in servizio a cui vanno aggiunti 2 milioni di riservisti, per un totale di 3.154.000 soldati.
Con la guerra in Ucraina che assomiglia molto al primo conflitto mondiale dove spesso le varie battaglie furono vinte da chi aveva più uomini da sacrificare, i numeri dei rispettivi eserciti non sarebbero un dettaglio da trascurare.
Il tutto senza contare l’arsenale nucleare a disposizione della Russia e il fatto che le truppe dell’Armata russa sono ormai ben oliate dopo oltre due anni di guerra con l’Ucraina, mentre la catena di comando e di rifornimenti delle forze comunitarie sarebbe un’autentica incognita.
Naturalmente è difficile ipotizzare un conflitto tra Ue e Russia con gli Stati Uniti nelle vesti di semplici spettatori, con l’intervento dell’imponente esercito americano al fianco degli alleati occidentali che andrebbe a cambiare le forze in campo, sempre che la Cina e l’Iran non dovessero decidere di intervenire anche loro al fianco dei russi dando vita a una spaventosa guerra mondiale, uno scenario apocalittico e da incubo che però - tristemente - non è possibile escludere.
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