La guerra tra Usa e Cina non è questione di tempo ma già è iniziata: economicamente ne stiamo da tempo pagando il prezzo in attesa di un conflitto militare che appare inevitabile.
Non sarà di certo un pallone aerostatico a far scoppiare una guerra tra Usa e Cina, perché lo scontro tra le due super potenze è già in atto da diversi anni con il conflitto in Ucraina che potrebbe essere l’antipasto di una escalation bellica che per diversi analisti avrebbe già una data ben precisa.
Stando al recente memorandum firmato dal generale americano Michael A. Minihan e inviato alle truppe a stelle e strisce, una guerra tra Stati Uniti e Cina scoppierà nel 2025 quando “la squadra, la ragione e l’opportunità di Xi sono tutte allineate”.
Altre gole profonde in seno all’esercito americano o di Taiwan hanno parlato del 2023 o sempre del 2025 come l’anno di un conflitto tra i due Paesi, visto che entro il 2050 come messo nero su bianco da Pechino l’obiettivo è riprendere il controllo dell’isola ribelle.
Prima di Taiwan però c’è la guerra in Ucraina che vede Stati Uniti e Cina negli apparenti ruoli di attori non protagonisti, anche se in realtà il sentore è che siano loro a muovere i fili del conflitto mentre a morire sono i soldati russi e ucraini.
Quanto alla data, un anno fa gli analisti ci hanno preso nello spiegare che Vladimir Putin avrebbe dato l’ordine di invadere l’Ucraina appena terminate le Olimpiadi invernali di Pechino, cosa che poi puntualmente è accaduta.
Nel frattempo Washington e Pechino stanno mettendo in cascina un bel gruzzoletto grazie alla guerra in Ucraina, i primi vendendo all’Europa a peso d’oro il proprio gnl e i secondi acquistando a prezzo stacciato quel gas e petrolio russo che noi abbiamo deciso di non comprare più.
La guerra tra Usa e Cina
Negli ultimi giorni si è tornato a parlare di una guerra tra Usa e Cina dopo la vicenda del pallone spia cinese che, dopo aver gironzolato sopra i cieli di Oltreoceano per un po’, alla fine è stato abbattuto dagli yankee come hanno avuto il “posto più sicuro per farlo” stando alle parole di Joe Biden.
La Cina si è scusata per l’accaduto parlando di un pallone meteorologico finito fuori rotta, ma intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annullato il suo viaggio a Pechino dove avrebbe dovuto incontrare il presidente cinese Xi Jinping.
Non un bel segnale visto che i rapporti diplomatici tra i due Paesi sono ai minimi storici dal 2018, anno in cui Donald Trump ha intrapreso una guerra commerciale contro il Dragone; poi c’è stato il Covid denominato dal tycoon il “virus cinese” e, infine, il conflitto in Ucraina dove Cina e Usa sono spettatori molto interessati ma su fronti contrapposti.
Più di un esperto ha azzardato l’ipotesi che, il sostegno incondizionato all’Ucraina da parte della Casa Bianca, in realtà non sia altro che un modo per cercare di indebolire in maniera indiretta Pechino visti i suoi rapporti con Vladimir Putin.
La guerra - per procura - tra le due super potenze così sarebbe già iniziata, tanto che gli effetti per noi europei già sarebbero evidenti vista l’incapacità dell’Ue ad avere voce in capitolo per quanto riguarda la politica estera con la conseguente totale subordinazione ai dettami di Washington.
Il risultato è che né gli Usa né la Cina sembrerebbero volere la pace in Ucraina, in attesa di uno scontro militare al momento non necessario visto che il lavoro sporco nell’ultimo anno è stato “appaltato” alle truppe di Putin e Zelensky.
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