I partiti populisti in Germania acquistano sempre più punti, segno di un malessere nella popolazione che vuole farsi sentire. Riusciranno però a vincere le elezioni del 2025?
Manca poco alle elezioni in Germania. L’appuntamento per il voto è domenica 23 febbraio 2025.
Tra i partiti che spiccano l’Alternative für Deutschland (AfD), il partito populista di estrema destra, e quello di estrema sinistra, il Bündnis Sahra Wagenknecht (Bsw), a dimostrazione della nuova transizione politica che il Paese sta attraversando.
In seguito alla crisi politica verificatasi nel dicembre 2024 con la caduta del governo guidato da Olaf Scholz e formato dalla coalizione di tre partiti (Spd, il partito socialista del cancelliere, i Liberali del Fdp e i Verdi), la Germania ha indetto le elezioni anticipate, inizialmente previste per settembre 2025 ma poi anticipate.
A livello nazionale si confronteranno 11 partiti, tra cui i principali candidati al governo: CDU/CSU (coalizione formata dai Democratici e i Democristiani), Spd (Partito Socialdemocratico), Verdi, Fdp (Partito Liberale), Afd (Partito di Estrema Destra), Die Linke (Partito di Sinistra), Freie Waehler (Partito del Centro-Destra), Volt (Partito Social-Liberale), Mlpd (Partito Comunista), Buendnis Deutschland (Partito Conservatore) e Bsw (Partito di Estrema Sinistra).
I numeri dei sondaggi delle elezioni in Germania del 2025
In cima ai sondaggi, con una preferenza del 27% dei voti, c’è la coalizione tra l’Unione Cristiano-Democratica (CDU) e l’Unione Cristiano-Sociale (CSU), guidata da Friedrich Merz.
Oltre alla CDU/CSU, tra i partiti rilevanti spiccano il Partito Socialdemocratico (SPD), con il 17% dei consensi, che cerca di recuperare terreno dopo la caduta del governo Scholz, e quello dei Verdi, che continuano a mantenere un buon seguito grazie alla loro agenda ambientalista, rimanendo costanti ad un 12%.
Non mancano anche formazioni più piccole, tra cui i Liberali (FDP), che potrebbero svolgere un ruolo chiave per possibili coalizioni, sebbene la loro posizione si sia indebolita rispetto al passato, con una percentuale di consensi che non supera il 4%.
Tra i partiti populisti in vetta troviamo l’Alternative für Deutschland (AfD), il partito di ispirazione neonazista guidato da Alice Weidel che ha ricevuto un crescente sostegno tra gli elettori più conservatori, classificandosi come secondo tra i consensi con il 20% dei voti, e i Die Linke, che con il loro 9% continuano a mantenere una base di elettori di sinistra radicale.
Anche se non sono attualmente considerati alleati di governo, i partiti politici populisti, come l’AfD, potrebbero comunque conquistare un numero di seggi sufficiente da ostacolare il funzionamento all’interno del parlamento.
Le possibili coalizioni post elezioni Germania 2025
Friedrich Merz, leader in carica per la coalizione CDU/CSU, si è espresso contrario a qualsiasi possibilità di alleanza con il partito di estrema destra AfD.
Tuttavia, la stretta sui flussi migratori tentata in parlamento dallo stesso Merz con l’appoggio dell’ultradestra, ha visto crescere l’AfD: una mossa che ha dato vantaggio agli avversari.
Nessuno dei partiti in gara si è dichiarato favorevole a stringere coalizioni con il Partito della candidata cancelliera Alice Weidel che, nonostante una mancata intesa, potrebbe comunque occupare una buona fetta di seggi in parlamento.
In base al sistema elettorale tedesco, infatti, il 20% dei consensi basterebbe per poter conquistare un quarto o un terzo dei seggi in parlamento, opzione realistica se diversi partiti non dovessero raggiungere la soglia del 5%, non ottenendo alcun seggio.
Inoltre, se il partito Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW), che condivide molto del suo programma politico con l’AfD (in particolar modo sulla questione Russo-Ucraina, opponendosi ad un aumento delle spese militari), dovesse superare la soglia del 5% prevista dalla legge elettorale tedesca, l’unione delle due forze potrebbe risultare un impedimento concreto per bloccare le proposte presentate dalla legislazione uscente.
Ad oggi le possibili coalizioni dipendono soprattutto dai quattro partiti centristi: CDU/CSU, SPD, FDP e Verdi.
Alleanze non facili da prevedere, vista la distanza tra i loro programmi elettorali e la difficoltà che si potrebbero riscontrare nella formazione di un governo unito, a prescindere dalla maggioranza che raggiungeranno.
Una coalizione tra la CDU/CSU e l’AfD è generalmente esclusa a causa delle differenze ideologiche. Più realistica è invece l’ipotesi di un unione tra la CDU/CSU e i Verdi o i Liberali, sebbene le divergenze politiche possano complicare tali alleanze.
Una coalizione partitica a due, e non a tre schieramenti, rappresenterebbe tuttavia un’ipotesi di amministrazione più forte e con maggiore governabilità.
I partiti populisti, in conclusione, potrebbero essere decisivi per il futuro governo tedesco, tuttavia sembra ancora lontana l’ipotesi di una vittoria schiacciante alle urne e, ancor di più, della Weidel come prossimo cancelliere.
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