Il debito Usa (e di tutto il G7) è insostenibile. Ecco cosa può accadere

Violetta Silvestri

05/07/2024

I livelli di debito negli Usa e nelle principali economie mondiali sono altissimi e ancora in crescita. Il rischio è l’insostenibilità, con una serie di turbolenze finanziarie. Cosa può succedere?

Il debito Usa (e di tutto il G7) è insostenibile. Ecco cosa può accadere

Turbolenze finanziarie in arrivo e il motivo è solo uno: il debito è troppo grande e in ancora in crescita nelle potenze mondiali, Usa in testa.

L’incessante aumento del debito negli Stati Uniti e nei Paesi del mondo ricco è stato evidenziato da due società di valutazione del merito creditizio, con S&P Global Ratings che avverte che solo una forte pressione del mercato potrebbe alterare la traiettoria.

Le analisi sul G7 e sulle economie equivalenti puntano l’attenzione sui loro prestiti, in una settimana in cui due di loro si trovano ad affrontare le elezioni e dopo che la Banca dei Regolamenti Internazionali ha messo in guardia i governi dal rischio di una brusca perdita di fiducia.

Nel rapporto di giovedì 4 luglio, S&P ha lasciato intendere che la possibilità che Stati Uniti, Italia e Francia riescano a mantenere il debito ai livelli attuali, già elevati, è remota. Con una serie di conseguenze negative per la stabilità finanziaria e la credibilità economica.

Debito sempre più alto per le potenze mondiale. L’allarme

Secondo Scope Ratings, i Paesi indebitati del G7 si trovano ad affrontare crescenti pressioni di bilancio dovute al persistere di elevati tassi di interesse nell’era post-pandemia.

La società di valutazione del merito creditizio ha pubblicato un rapporto in cui avverte che gli Stati Uniti e altre nazioni nel club delle economie avanzate sono tornati su una traiettoria di crescente indebitamento che difficilmente riusciranno a invertire.

“Il cambiamento delle prospettive per i tassi di rimanere più alti per più tempo cambia le cose”, ha affermato l’analista Dennis Shen. L’aumento del debito rispetto al Pil non solo solleva interrogativi sulla sostenibilità del debito a lungo termine, ma limita anche il margine di bilancio a breve termine dei governi”.

Gli Stati Uniti guideranno il balzo nei prestiti, insieme ai membri europei del gruppo, a parte la Germania, ha affermato Scope, aggiungendo che le norme fiscali di molti Paesi non saranno sufficienti a impedire un ulteriore pressione sulle finanze pubbliche.

Scope ha specificato che Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti hanno tutti bisogno di migliori quadri fiscali e di sistemare i conti pubblici. Per quanto riguarda la situazione francese, in vista del ballottaggio di domenica, ha affermato che l’aumento del debito potrebbe alimentare un maggiore malessere degli investitori dopo che lo spread obbligazionario del Paese è balzato rispetto agli equivalenti tedeschi.

In questo fragile contesto, la BRI ha pubblicato un rapporto accompagnato da un avvertimento dell’economista capo Claudio Borio, secondo cui “l’esperienza di mercato dimostra che le cose sembrano sostenibili finché all’improvviso non lo sono più”. Il debito delle grandi economie, in sostanza, può esplodere.

Il debito Usa non è più sostenibile

Gli Stati Uniti, in quanto maggiore economia mondiale, restano al centro della preoccupazione globale.

La scorsa settimana, il Fondo Monetario Internazionale ha attaccato duramente il Paese per i suoi prestiti. Martedì, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha nuovamente riconosciuto che “il livello di debito che abbiamo non è insostenibile, il percorso che stiamo seguendo è insostenibile, questo è del tutto non controverso”.

Ha quindi esortato i decisori politici a dare priorità alla sostenibilità fiscale, avvertendo che gestire grandi deficit in periodi di congiuntura favorevole non sarà per sempre. “Nel lungo periodo, dovremo fare qualcosa prima o poi, e prima sarà meglio che poi”, ha aggiunto.

L’analista di Scope Dennis Shen ha affermato che se, a questo punto, è necessaria una minaccia incombente di default per imporre tagli relativamente moderati al Fiscal Responsibility Act del 2023, ciò sottolinea le pressioni che potrebbero essere necessarie per garantire una traiettoria stabile del debito.

La situazione dei conti pubblici nella più grande potenza mondiale rischia di non essere più gestibile. E questo è un allarme per il mondo finanziario globale.

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