Le scelte di politica estera degli USA sono legate alla necessità di sostenere un sistema economico basato su ampi deficit di bilancio. Ma tutto ciò ha un impatto anche sul consenso elettorale.
L’ascesa di Donald Trump rappresenta un fenomeno che, a uno sguardo superficiale, può sembrare strettamente legato a tematiche interne come la polarizzazione politica o la crisi del sistema democratico americano.
Tuttavia, comprendere realmente le ragioni di questa ascesa richiede una riflessione approfondita su come, negli ultimi decenni, la politica estera degli Stati Uniti – e in particolare la crescita della Cina come potenza economica e militare – abbia influenzato le dinamiche interne del paese.
La politica estera degli Stati Uniti è storicamente caratterizzata da una strategia di «contenimento» nei confronti delle potenze emergenti, ed è in questo contesto che si può collocare l’approccio americano verso la Cina negli ultimi vent’anni. La crescita economica della Cina, che ora compete direttamente con gli Stati Uniti, ha spinto quest’ultimo ad adottare una serie di misure, sia commerciali che militari, per salvaguardare la propria posizione dominante a livello globale. Questo ha avuto un effetto dirompente anche sulla politica interna americana: mentre la Cina continuava a crescere, la competizione economica si intensificava, mettendo in crisi vari settori produttivi americani e polarizzando ulteriormente il dibattito politico interno. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA