Il Tesoro avvisa del collocamento dei primi Buoni Ordinari di novembre con scadenze a 12 e 2 mesi

Stefano Vozza

8 Novembre 2024 - 10:26

Martedì 12 saranno collocati in asta 2 BOT per scadenze e importi differenti, e per il più corto dei due si tratterà di una riapertura

Il Tesoro avvisa del collocamento dei primi Buoni Ordinari di novembre con scadenze a 12 e 2 mesi

Giovedì 7 il Dipartimento del Tesoro del MEF ha pubblicato sul sito istituzionale il Comunicato relativo all’emissione dei primi BOT del mese. Per la precisione l’asta riguarderà due titoli dagli importi offerti e dalle durate residue differenti, per cui a fine asta usciranno due prezzi di aggiudicazione diversi.

Sarà più basso per quello con scadenza più lunga (12 mesi) e più alto per il BOT a vita più breve. Tuttavia, il vero dato che conta è quello del rendimento effettivo a scadenza, non il prezzo.
Presentiamo i dati chiave dei primi Buoni Ordinari del Tesoro di novembre con scadenze a 12 e 2 mesi e in asta per martedì 12.

I Buoni del Tesoro in emissione nei prossimi giorni

Il titolo di durata più corta riguarda la riapertura del BOT a 12 mesi in scadenza il 14 gennaio 2025 e con una durata residua di 61 giorni. L’obbligazione ha codice ISIN IT0005580003 ed è stata emessa il 12 gennaio 2024 (268 giorni in origine). Per essa si procederà al lancio della 3° tranche del debito per un importo pari a 1,5 miliardi di € (ammontare emesso: 8 mld di €). Al momento il titolo già in circolazione prezza sul MOT a circa 99,57.

Nel caso si tratterà di un lancio nuovo di zecca, tanto che il codice ISIN del bond è ancora da attribuire. Di certo si sa che il BOT avrà data emissione e scadenza pari a, nell’ordine, il 14/11/2024 e 14/11/2025, per una durata complessiva di 365 giorni. L’ammontare offerto in questo caso sarà di 7,5 mld di €.

Il calendario per le operazioni di sottoscrizioni dei titoli

Vediamo ora le date clou attraverso cui si snoderanno le operazioni di prenotazione, assegnazione e regolamento dei BOT prossimi a venire. Al riguardo il MEF informa gli interessati che:

  • lunedì 11 novembre scade il termine per la prenotazione di bond da parte dei risparmiatori;
  • martedì 12, alle ore 11.00, scade il termine per la presentazione delle domande in asta da parte dei c.d. Specialisti e Aspiranti Specialisti ammessi alle procedure;
  • mercoledì 13 scade il termine per il collocamento supplementare;
  • giovedì 14 sarà la data di regolamento (e di godimento per il solo BOT a 12 mesi) per i titoli assegnati.

Il Tesoro avvisa del collocamento dei primi Buoni Ordinari di novembre con scadenze a 12 e 2 mesi

Solo una manciata di anni fa il BOT offriva di solito rendimenti negativi su tutte le scadenze (da 3 a 12 mesi). Proprio così: a inizio decennio spesso era il risparmiatore che “pagava” il debitore per prestargli i soldi, dato che il rendimento era negativo.
Poi è arrivata l’inflazione e il discorso è mutato, rendendo lo strumento “appetibile” soprattutto (ma non solo) per alcune categorie di risparmiatori. Vale a dire per chi ha capitali importanti da parcheggiare a breve termine su prodotti altamente liquidi, magari garantiti dallo Stato Italiano, e dai rendimenti positivi. In parole semplici, chi ha soldi che non vuole esporre a rischi perché gli serviranno a breve termine e in più vuole guadagnar qualcosa nel frattempo.

Rendimento medio dei Buoni Ordinari del Tesoro degli ultimi anni

Quanto rende in genere il BOT? Dipende dalle dinamiche di mercato nel corso del tempo. Per comprenderlo, ecco il rendimento medio dei BOT negli ultimi anni (Indice RendiBOT; fonte: Banca d’Italia):
2019: sempre negativo, compreso tra il –0,055% di febbraio e il –0,326% di agosto;
2020: i rendimenti estremi sono stati quelli del +0,256% di aprile e del –0,601% di dicembre 2020;
2021: sempre negativo e compreso nell’intervallo del –0,426% di febbraio ’21 e – 0,700% di dicembre ’21;
2022: negativo fino a giugno (picco del –0,630% di gennaio) e positivo poi (picco del +1,973% a dicembre 2022);
2023: sempre positivo (range: 2,446% a gennaio e 3,878% di ottobre);
2024: 3,632% a gennaio; 3,711% a marzo; 3,659% a maggio; 3,487% a luglio; 3,139% a settembre e 2,965% il mese scorso.

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