Non bisogna farsi cogliere impreparati dalle multe, con la modifica del Codice della strada si arriva fino a 1.000 euro per un’infrazione molto diffusa.
La maggior parte dei conducenti ha seguito con attenzione la riforma del Codice della strada, che entra in vigore il 14 dicembre 2024. Nonostante il notevole riguardo, il rischio di multe improvvise è sempre dietro l’angolo, nonostante non ci siano veri e propri nuovi divieti. Per lo più, il nuovo Codice della strada prevede un inasprimento delle sanzioni e una linea più severa sulle infrazioni ritenute più pericolose. Scoprire le multe, tuttavia, non è sufficiente se non si conosce in modo approfondito il contenuto della norma.
La cattiva interpretazione del Codice della strada e la ricerca di facili escamotage per aggirare le regole fanno ogni giorno piovere verbali in grande quantità. Viste le modifiche alle norme stradali il rischio si fa ora ancora più temibile per una serie di violazioni, peraltro le più comuni, che possono costare anche 1.000 euro in una solta volta. Ciò riguarda in particolare l’uso dello smartphone alla guida, infrazione che si configura più spesso di quanto non si pensi.
A un passo dall’entrata in vigore della normativa è importante chiarire ogni dubbio, senza lasciarsi confondere da informazioni fuorvianti.
Non farsi cogliere di sorpresa ed evitare le multe del nuovo Codice stradale
Non è certo un mistero che il nuovo Codice della strada sarebbe stato molto severo in fatto di cellulari alla guida. Il ministro Matteo Salvini, fautore della riforma, ha da sempre dichiarato quest’intenzione, in tutela della sicurezza stradale. Ecco che la sanzione per chi usa lo smartphone al volante è compresa ora tra 250 a 1.000 euro (non più tra 165 e 660 euro). Fin dalla prima violazione, inoltre, sarà applicabile la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.
Cambiano le multe, decisamente più severe, ma non il comportamento vietato. Il problema è che molti non hanno ben chiaro proprio quest’ultimo concetto - o più spesso si appigliano a presunte interpretazioni letterali - trovandosi poi in situazioni molto spiacevoli. Come dimostrano diverse indagini sul campo nelle città italiane più trafficate e i verbali degli agenti accertatori, solo pochi conducenti portano il telefono all’orecchio per parlare quando si trovano alla guida.
Un’apparente bella notizia, non fosse che un numero ben più elevato di guidatori viene sanzionato per l’uso dello smartphone. Questo perché molti pensano di poter facilmente aggirare il divieto cambiando metodo di utilizzo dello smartphone, mentre altri tentano semplicemente di sfuggire ai controlli cercando di non dare nell’occhio.
Per esempio, scrollare i social network e Whatsapp quando si è fermi al semaforo rosso, durante la fermata del veicolo o l’arresto, come quando c’è un intenso traffico o bisogna attendere per dare la precedenza. Un’altra categoria di errori comuni riguarda le posizioni creative dello smartphone, appoggiato per esempio sulle gambe o sul sedile del passeggero.
Come anticipato, alcuni guidatori pensano semplicemente di non essere visti, altri ritengono proprio di non star commettendo un illecito. In realtà, in tutti questi casi si può essere sanzionati per l’uso del cellulare, un rischio che a partire dal 14 dicembre 2024 diventa ancora più elevato.
La disciplina di riferimento è contenuta dall’articolo 173 del Codice della strada, il cui secondo comma recita:
È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani.
I punti da evidenziare sono due:
- non è possibile compromettere la capacità uditiva;
- non si devono allontanare le mani dal volante nemmeno temporaneamente.
Fatta eccezione per chi ha impostato il cellulare prima di partire, ad esempio avviando una chiamata in vivavoce, dunque, si rischia una multa salata a prescindere dalla posizione dell’apparecchio. Molto presumibilmente quest’ultimo richiede infatti l’uso delle mani, non importa se per brevi istanti, anche perché altrimenti non sarebbe stato posizionato in un modo non appropriato. Chi usa i comandi vocali, ad esempio, non ha alcuna necessità di tenere lo smartphone sulle gambe garantendosi la possibilità di usarlo con le mani.
Bisogna poi tenere conto di un altro articolo del Codice della strada, in particolare del 141 che al secondo comma stabilisce:
Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.
In altre parole, sguardo puntato sulla strada e sugli specchietti per cogliere ogni minimo particolare. Bastano attimi davvero molto brevi per scatenare delle fatalità, motivo per cui la distrazione non è consentita. Se entro certi limiti è consentito parlare a telefono, appunto in vivavoce o con un auricolare, non può essere ammesso guardare lo schermo. Si rischia altrimenti una multa da 42 a 173 euro, oltre alle implicazioni sulla responsabilità in caso di sinistro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA