L’importanza dell’avvocato riconosciuta in Costituzione: ddl in Parlamento

Simone Micocci

11 Aprile 2019 - 17:23

La figura dell’avvocato sarà introdotta nell’articolo 111 della Costituzione: via all’iter legislativo del ddl firmato da Lega e Movimento 5 Stelle.

 L’importanza dell’avvocato riconosciuta in Costituzione: ddl in Parlamento

Sono anni che Avvocatura e CNF si battono per far sì che alla figura dell’avvocato venga riconosciuta una maggiore importanza, tramite l’introduzione di alcune norme ad hoc in Costituzione, e adesso sembra che siamo finalmente arrivati a quello che sarebbe un traguardo importante per il professionisti in ambito legale.

Presto, infatti, sarà presentato alla Commissione Affari generali del Senato un disegno di legge con il quale si andrà a modificare l’articolo 111 della Costituzione (e di seguito vedremo come) riconoscendo una maggiore importanza al ruolo dell’avvocato. A far ben sperare gli appartenenti a questa categoria è il fatto che ad aver presentato il disegno di legge sono i capigruppo al Senato di Lega e Movimento 5 Stelle, rispettivamente Massimiliano Romeo e Stefano Patuanelli; ci sono buone probabilità, quindi, che l’iter legislativo di questo ddl che sembra avere il sostegno di tutta la maggioranza vada a buon fine.

Ad oggi, infatti, nonostante nella Costituzione vi sono diversi riferimenti all’avvocatura non vi è alcuna norma esplicita che descrive la funzione propria ad un avvocato; è per questo motivo che - su impulso del CNF - la maggioranza parlamentare sembra intenzionata a rivedere l’articolo 111 introducendo nuove disposizioni a descrizione del ruolo ricoperto dal professionista in ambito legale.

A dare notizia dell’avvio dell’iter legislativo del provvedimento che dovrebbe riconoscere maggiore importanza alla figura dell’avvocato è stato Andrea Ostellari, Presidente della Commissione Giustizia del Senato, in occasione del recente Congresso sul tema del “Ruolo dell’avvocato per la democrazia e nella Costituzione”. All’incontro ha preso parte anche Andrea Mascherin - Presidente del CNF - il quale ha commentato questa notizia con entusiasmo visto che l’eventuale approvazione del ddl e la modifica dell’articolo 111 della Costituzione l’avvocatura acquisirà una maggior importanza, essendo riconosciuta come presidio dei diritti di tutti, i particolare dei più deboli.

Ma in che modo tutto questo sarà possibile? Ecco nel dettaglio cosa prevede il ddl e in che modo questo andrà a modificare l’articolo 111 della Costituzione.

Riforma dell’articolo 111 della Costituzione: più importanza al ruolo dell’avvocato

Come noto l’articolo 111 della Costituzione va a descrivere lo strumento del giusto processo, stabilendo - nel II comma - che “ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata”.

Nell’articolo 111 però non vi è alcun riferimento al ruolo dell’avvocato, se non nell’ultima parte del III comma dove si parla dell’imputato e del suo “difensore”. È proprio su questa mancanza che andrà ad intervenire il ddl in questione andando ad introdurre la figura dell’avvocato come parte essenziale del giusto processo. Qui, infatti, viene specificato che nel giusto processo le parti sono assistite da uno o due avvocati, i quali hanno la funzione di “garantire l’effettività della tutela dei diritti e il diritto inviolabile alla difesa”.

La presenza dell’avvocato nel processo sarà riconosciuta come “imprescindibile” tranne che nei casi espressamente previsti dalla Legge (ma solo se ciò non pregiudica l’effettività della tutela giurisdizionale).

Vi è poi una terza parte del provvedimento con il quale viene riconosciuta la libertà e l’indipendenza - nel rispetto delle norme di deontologia forense - che caratterizzano l’esercizio della professione.

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