Attesa per i dati dell’inflazione Usa, mentre i prezzi al consumo cinesi sono risultati superiori alle attese. I mercati sono in balia della volatilità, con i tassi inflazionistici a guidare i trend.
Gli investitori guardano ai dati sull’inflazione statunitense per aprile di oggi, mercoledì 11 maggio, che dovrebbero scendere leggermente al di sotto dell′8,5% e potrebbero segnalare che il tasso ha raggiunto il picco.
Durante la notte, le azioni dell’Asia-Pacifico sono state contrastanti mentre gli investitori hanno osservato la reazione del mercato alla pubblicazione di dati sull’inflazione cinese per aprile, superiori alle attese. Nel frattempo, i futures sulle azioni statunitensi sono stati più alti negli scambi mattutini, in vista dei prossimi dati sui prezzi al consumo.
I mercati, quindi, restano intrappolati nei risultati inflazionistici, fortemente legati alla crisi i corso e alle mosse delle banche centrali.
Inflazione protagonista, dalla Cina agli Usa
“Il fattore principale per i mercati in questo momento è l’inflazione, l’inflazione, l’inflazione”, con questo commento di Carlos Casanova, economista senior per l’Asia presso l’UBP si può inquadrare la giornata - e il periodo - dei mercati.
L’inflazione indiana è stata più alta questa settimana, l’inflazione cinese ha raggiunto livelli maggiori del previsto oggi e tutti sono preoccupati per l’inflazione statunitense e la possibilità di una recessione negli Stati Uniti, che aumenta a ogni rialzo dei tassi: questa la sintesi dell’esperto.
I dati cinesi hanno mostrato che i prezzi al consumo sono cresciuti del 2,1% rispetto all’anno precedente, al di sopra delle aspettative e al ritmo più veloce degli ultimi cinque mesi, in parte a causa dei prezzi dei generi alimentari.
Intanto, i risultati sui prezzi al consumo statunitensi, previsti per oggi pomeriggio ora italiana, potrebbero dare un’indicazione se la Fed aumenterà i tassi in modo ancora più aggressivo per combattere l’inflazione.
La scorsa settimana la banca centrale ha alzato di mezzo punto percentuale il suo obiettivo per i prestiti overnight da banca a banca e il presidente Jerome Powell ha affermato che altri due aumenti di questo tipo sono probabili alle prossime riunioni politiche.
Ci sono state anche speculazioni sui mercati in cui la Fed dovrà fare un massiccio aumento di 75 punti base in una riunione.
Le previsioni stimano un incremento dei prezzi annuale dell’8,1%, 0,4 punti percentuali in meno rispetto al precedente 8,5%, che è stata la lettura più calda dal dicembre 1981.
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