Intel prevede di rendere pubblici i dati sugli stipendi dei dipendenti entro la fine del 2019, suddivisi per genere, razza ed etnia. I dettagli
Intel renderà noti gli stipendi dei dipendenti entro la fine di quest’anno. Lo ha confermato la stessa società, interpellata a riguardo da Bloomberg.
Dai vertici hanno lasciato intendere la volontà di andare incontro all’ultima espressione della Commissione USA per le pari opportunità nel lavoro, che dà direttive più stringenti dal punto di vista informativo a tutte le compagnie con più di 100 lavoratori.
Queste sono infatti tenute a indicare alla stessa Commissione la retribuzione dei dipendenti, oltre ai dati demografici di questi ultimi. Malgrado la Commissione non rilasci poi nessun dato ricevuto, Intel ha dichiarato che ha intenzione di condividerli pubblicamente.
La mossa potrebbe rappresentare uno dei primi passi fatti dalle grandi aziende in direzione di una trasparenza a lungo invocata negli ultimi anni, in virtù di alcune disparità di trattamento oggetto di battaglie che possono definirsi ormai storiche.
Intel renderà noti gli stipendi di donne e dipendenti di colore
La decisione segue un deciso aumento di attenzione e conseguentemente di forza nei lavoratori di molte compagnie, che portano avanti in maniera sempre più rilevante e attenzionata diversi appelli per chiedere un’equa retribuzione e trasparenza informativa.
Il riferimento va in particolare alle diverse retribuzioni spesso rilevate tra uomini, donne e persone di diversa razza ed etnia, questione pertinente soprattutto nel settore tecnologico, a lungo dominato da bianchi.
Intel - come tante altre aziende in sofferenza per via della guerra commerciale - ha fatto sapere tramite una nota che ha intenzione di muoversi verso un “vero cambiamento nel settore”, e per farlo deve necessariamente “iniziare da qualche parte”:
“Con l’obbligo di comunicare i dati sui salari, la Commissione per le pari opportunità nel lavoro sta enfatizzando la necessità di introdurre cambiamenti nel settore, e questo è un primo grande passo nella giusta direzione”.
La nuova norma impone alle aziende di fornire ai regolatori i dati relativi a retribuzioni e ore lavorate dei dipendenti, disaggregati per genere, razza ed etnia. Si tratta delle informazioni più dettagliate che le compagnie siano mai state tenute a divulgare alle Authority, e potrebbero agevolare il contrasto sempre più efficace dei casi di discriminazione.
Intel ha dichiarato che condividerà i dati relativi al 2017, il 2018 e il 2019 nel suo rapporto annuale su diversità e l’inclusione, pubblicato nell’ultimo trimestre dell’anno.
La maggior parte dei dipendenti Intel sono uomini, bianchi o asiatici. Nel 2018, circa il 27% della forza lavoro dell’azienda era di sesso femminile, per un aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2015.
Sempre stando ai dati relativi al 2018, i dipendenti afroamericani rappresentavano il 4,6% della forza lavoro, gli ispanici il 9,2% e i nativi americani lo 0,7%, secondo il rapporto del 2018.
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