“La pandemia non finisce, in arrivo altre ondate” cosa accadrà nei prossimi mesi: l’intervista a Pregliasco

Emiliana Costa

18/12/2021

In Italia i contagi continuano ad aumentare. Ma come prepararci al Natale e cosa aspettarci nei prossimi mesi? Ne abbiamo parlato con il virologo Fabrizio Pregliasco: «In arrivo altre ondate».

“La pandemia non finisce, in arrivo altre ondate” cosa accadrà nei prossimi mesi: l’intervista a Pregliasco

In Italia i contagi da Covid-19 continuano a crescere. Nel bollettino di ieri, 17 dicembre, sono stati registrati 28.632 nuovi casi e 120 morti. Il dato più alto del 2021. E da lunedì 20 dicembre 7 regioni saranno in zona gialla. Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi? Ne abbiamo parlato con Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Irccs Istituto Galeazzi e professore dell’Università di Milano. «Siamo in una fase crescente».

In Italia nuovo record di contagi, cosa dobbiamo aspettarci?

Era il destino di quest’onda. Dobbiamo considerare questa pandemia come un sasso in uno stagno. Con una prima ondata grande e poi una serie di onde in sequenza. Siamo in una fase crescente a causa anche dell’arrivo dell’inverno e all’incremento dei contatti sociali dovuti alla vaccinazione. Ci aspettiamo un’onda in crescita fin dopo le festività, a causa di viaggi di Natale, cenoni, baci e abbracci. I modelli matematici registrano una situazione in crescendo.

La variante Omicron fa paura, lei ha parlato di un milione di contagi entro due mesi. È così grave la situazione?

La variante Omicron ci inquieta. Ha sintomi meno pesanti rispetto alle varianti precedenti, ma è molto più contagiosa. L’R0 del primo caso isolato a Wuhan (ovvero il parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, ndr) era di 2,5. Quello della variante Delta è 5-6 e quello di Omicron è di 12. Ha una capacità diffusiva decisamente superiore. La Delta colpisce molto i bimbi che finora erano stati meno coinvolti. Omicron riesce a eludere le due dosi di vaccino e colpisce anche i soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale primario.

Qual è il ruolo della terza dose contro Omicron? Sarà necessario introdurre l’obbligo vaccinale?

La terza dose sta dimostrando un aumento significativo della protezione anche se non totale. Ed è quello che c’è da fare adesso. L’obbligo vaccinale è un elemento simbolico, perché non si può costringere forzosamente le persone a immunizzarsi. Ma serve per richiamare l’importanza della vaccinazione.

Mancano pochi giorni al Natale. Come organizzarci per evitare possibili contagi?

Ci vuole buon senso. Prima delle riunioni di famiglia è consigliato almeno un tampone rapido in farmacia. Occorre anche limitare il numero degli astanti.

Ci sarà bisogno di un nuovo lockdown? Si parla anche di un coprifuoco per i no vax a Natale.

Io spero non ci sia bisogno di un nuovo lockdown, ma dobbiamo essere flessibili con interventi chirurgici in territori nei quali il virus potrebbe espandersi. Al momento si registra una crescita lineare ma continua. Temo ci saranno nuove zone arancioni. Il coprifuoco riduce la possibilità di rischio ed è una mediazione.

Dovremo convivere ancora a lungo con la pandemia?

Non ci sarà una fine da un giorno all’altro. Andremo incontro a ondulazioni che saranno sempre minori. Ora siamo in una fase crescente, in primavera le cose miglioreranno come lo scorso anno. Ma ci saranno altre onde. Dobbiamo imparare a convivere con il virus. A gennaio arriverà anche il nuovo farmaco che aiuta a combattere la malattia, ma non è sostitutivo del vaccino.

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