Conviene ancora investire in immobili? Diamo uno sguardo a come si muovono i prezzi in Italia e a cosa stare attenti prima di ogni operazione.
Storicamente agli italiani è sempre piaciuto investire in immobili. Nel momento in cui avevano dei risparmi da parte, hanno sempre guardato al mattone con grande interesse. Quello che oggi dobbiamo chiederci, tuttavia, è se sia ancora la scelta giusta: vale realmente la pena puntare parte delle proprie finanze sugli immobili?
Partiamo da un principio molto importante: il mattone è un asset vero e proprio. Quando vogliamo investire in immobili dobbiamo valutare il bene che stiamo acquistando: dobbiamo farlo portafoglio alla mano, non con il cuore. È necessario, quindi, soppesare bene rischi e benefici dell’operazione che si sta effettuando.
Perché investire in immobili
Investire nel mattone piace agli Italiani, che preferiscono diventare proprietari con un mutuo, invece che andare in affitto: la casa continua ad essere considerata come un bene rifugio. In Italia almeno il 70% della popolazione è proprietaria dell’abitazione in cui vive. Il prezzo delle case, nel corso degli anni, si è però svalutato. La casa è, tra l’altro, un bene illiquido, difficile da rivendere e che richiede grandi investimenti per essere mantenuto in ordine e in una condizione ottimale.
Nel momento in cui vogliamo stabilire se sia conveniente o meno investire negli immobili, è necessario tenere anche in considerazione il rapporto tra costo ed opportunità. Quando si valuta se sia realmente conveniente investire i propri risparmi in un immobile, non bisogna solo guardare al potenziale rendimento assoluto, ma si deve tenere conto di come si sarebbe potuto impiegare, in maniera alternativa, il capitale. Una volta che si è comprata una casa, questa può dar vita ad una piccola rendita, ma si sarebbe potuto raggiungere lo stesso scopo economico, ad esempio, investendo nei mercati finanziari.
Quanto valgono gli immobili
Prima di procedere con una qualsiasi operazione immobiliare è bene conoscere come si sta muovendo il mercato immobiliare. Stando un report di Bankitalia, i prezzi degli immobili, sostanzialmente, sono stati abbastanza stabili nel corso degli ultimi dieci anni per il 67,2% degli agenti immobiliari. Il 16,6% ritiene che ci sia stato un aumento, mentre il 16,2% pensa che ci sia stato un calo.
Secondo Tecnocasa i prezzi degli immobili stanno continuando a crescere, anche se il ritmo risulta essere meno sostenuto. Nel secondo trimestre del 2022 le transazioni sono cresciute dell’8,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il mattone si conferma come un vero e proprio bene rifugio, soprattutto in periodi di incertezza e di inflazione elevata.
“I primi mesi del 2022 restituiscono un mercato immobiliare vivace - spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa - con domanda in aumento, offerta in riduzione, prezzi in salita e tempi di vendita più brevi, in particolare nelle metropoli. Le richieste sono prevalentemente orientate su immobili ampi e con spazi esterni, ma il ritorno degli investitori sta riportando alla ribalta i piccoli tagli. Il trilocale è il più scambiato, le soluzioni indipendenti e semindipendenti registrano un rallentamento nel primo trimestre del 2022 ma avanzano rispetto al pre-pandemia. L’inflazione galoppante, infatti, sta indirizzando sul mattone i risparmi accumulati negli ultimi anni. A beneficiarne anche la casa vacanza la cui richiesta continua a crescere al lago, al mare e in montagna. Le previsioni sono legate all’andamento del settore creditizio e alla fiducia delle famiglie. Per il 2022 ci aspettiamo un incremento dei prezzi e un leggero ridimensionamento dei volumi”.
Tuttavia, è bene ricordare che nel mercato immobiliare si possono sì fare degli ottimi affari, ma a fronte di molti capitali da mettere a disposizione e, soprattutto, avendo una capacità di operare di tipo specialistico. È bene sottolineare che, così vale per il mercato azionario, anche investire in immobili comporta dei rischi.
Quanto costa investire in immobili
Uno degli aspetti fondamentali da tenere in considerazione è il costo di un investimento immobiliare. La prima spesa da tenere in considerazione è quella legata alla transazione. Stiamo parlando della parcella del notaio, delle imposte e di tutti i costi legati all’operazione. Sono spese che possono arrivare anche a qualche migliaio di euro e che devono essere aggiunte al prezzo d’acquisto. Da prendere in considerazione, poi, anche gli oneri fiscali. Se poi è necessario ristrutturare l’immobile appena acquistato, arrivano altre spese, non facilmente quantificabili a propri.
A cosa fare attenzione quando si investe in immobili
Tirando le somme, sono cinque gli aspetti da tenere in considerazione nel momento in cui si deve decidere se convenga investire in immobili:
- liquidità: un investimento immobiliare è poco liquido. Mettere in vendita la casa acquistata può richiedere tempo e potrebbe essere necessario spendere dei soldi per l’intermediazione;
- tasse: se l’Imu è abolita sulla prima casa, sulla seconda deve essere pagata. Si devono tenere in considerazione, poi, anche le tasse locali;
- affitto: dato l’alto tasso di proprietà immobiliare, il mercato degli affitti in Italia non risulta essere particolarmente reattivo;
- valutazione: è importante rapportare il reale valore dell’immobile al mercato e alle condizioni dell’inflazione;
- diversificazione: nel caso in cui si sia già proprietari della prima casa, si corre il rischio di essere troppo esposti al mercato immobiliare. In ottica di lungo periodo è meglio diversificare i propri asset.
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