L’Occidente non vuole rinunciare al suo ruolo di guida del mondo, ad imporre i suoi valori ritenendoli universali: se ha fatto bene i conti, lo dirà la Storia.
A che punto siamo della Storia?
Dopo che il Mercatismo ci ha consegnato una crisi finanziaria dopo l’altra, già tre in appena vent’anni di questo nuovo Secolo, nel 2001 con lo scoppio della bolla del Nasdaq, nel 2008 di quella dei mutui subprime americani e poi nel 2010 con l’euro ad un passo dall’implosione per le crisi dei Paesi PIIGS. Perché la sua capacità di autoregolazione sta esattamente in questo, nel susseguirsi parossistico di fasi di crescita esponenziali e senza soste ad altre di crolli rovinosi.
Dopo che le Banche Centrali hanno immesso liquidità senza precedenti, portando i tassi di interesse a zero, e assai spesso anche sotto zero, alimentando una crescita generalizzata dei listini di Borsa ed assolutamente speculativa dei mercati immobiliari, soprattutto negli Usa ed in Germania, ed una bolla inflazionistica dei prezzi internazionali delle materie prime e dei prodotti energetici che hanno curato con un aumento continuo dei tassi, che ora sta portando le economia europee verso la recessione. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA