L’Italia rischia di entrare in guerra? Tutto è in mano alla Polonia: cosa può succedere

Alessandro Cipolla

16/11/2022

Dopo i missili caduti in Polonia la guerra ora rischia di allargarsi alla Nato: l’Italia nel caso non si potrebbe tirare indietro, ma Biden prima vuole capire cosa è successo.

L’Italia rischia di entrare in guerra? Tutto è in mano alla Polonia: cosa può succedere

La guerra rischia di coinvolgere anche l’Italia? Breve sintesi di quello che è successo nelle ultime ore in Polonia: due missili sono caduti in territorio polacco provocando due morti; i frammenti dei razzi sono compatibili sia con quelli in dotazione alla Russia sia con quelli a disposizione dell’Ucraina; Kiev e Mosca si stanno rimpallando le responsabilità; potrebbe essersi trattato di un attacco russo o del risultato dell’attivazione dei sistemi di difesa antimissilistici ucraini; a prescindere l’ipotesi più probabile è quella dell’errore; in base a cosa dirà Varsavia la Nato è pronta a intervenire; Joe Biden comunque è molto prudente in attesa di capire bene cosa è accaduto.

Le prossime ore potrebbero essere decisive non solo per il destino della guerra in Ucraina, ma anche per quella del mondo intero. Del resto se per nove mesi non si è voluto muovere un solo dito diplomatico nonostante i rischi di un conflitto nel cuore dell’Europa, con protagonista anche una potenza nucleare, c’era da mettere in conto come il rischio di un incidente sarebbe potuto essere sempre dietro l’angolo.

Ora la pistola di Sarajevo potrebbe essersi materializzata a ​​Przewodów, cittadina della Polonia distante 12 chilometri dal confine con l’Ucraina; come noto, ieri sera due missili sono caduti sul suolo di un Paese Nato per la prima volta da quando è scoppiata la guerra, provocando due morti.

Una notizia che è piombata nel pieno del G20 di Bali, dove sono riuniti tutti i grandi della terra eccezion fatta per Vladimir Putin, allertado subito le cancellerie di tutto il mondo: in Italia Antonio Tajani e Guido Crosetto, rispettivamente ministro degli Esteri e della Difesa, sono da ore in continuo contatto con i partner atlantici.

La guerra arriva in Polonia?

Per prima cosa però c’è da capire cosa è accaduto in Polonia, visto che la Russia ha negato ogni responsabilità e Zet, la radio polacca che per prima ha dato notizia dell’accaduto, ha parlato di “resti di un missile russo colpito dalla contraerea ucraina”, una ricostruzione questa a sua volta smentita dall’Ucraina. A quanto pare, i resti sono compatibili sia con quelli dei missili in uso ai russi sia con quelli dei sistemi di difesa di Kiev.

Mai come questa volta i dettagli sono fondamentali: in base a quello che dichiarerà ufficialmente la Polonia, la guerra potrebbe allargarsi a breve anche alla Nato, con l’Italia che a quel punto non potrebbe tirarsi indietro.

Al momento quello che è successo a ​​Przewodów è un mistero. La Nato in questo momento è a lavoro per accertare “con precisione” cosa è accaduto, con il destino della guerra che è in mano alla Polonia. Joe Biden comunque appare molto prudente a riguardo.

Quanto emerge è estremamente preoccupante - ha dichiarato il portavoce del pentagono Pat Ryder -. Siamo al corrente delle notizie di stampa sulla caduta di missili russi in Polonia. Al momento non abbiamo altre informazioni che possano confermarle, ma difenderemo ogni centimetro di territorio della Nato”.

L’Italia può entrare in guerra?

Se dovesse essere appurata una responsabilità diretta della Russia, circostanza questa smentita categoricamente da Mosca nonostante gli oltre 100 razzi lanciati ieri verso l’Ucraina, a quel punto la Polonia potrebbe attivare l’articolo 5 del Trattato della Nato.

Se così fosse ci ritroveremmo di fronte a una terza guerra mondiale, visto che l’articolo 5 della Nato prevede che “un attacco armato contro uno o più di loro in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti loro”.

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, l’Italia ha sempre dichiarato l’assoluta fedeltà alla Nato mostrandosi pronta a fare la sua parte come l’invio di armi a Kiev e le sanzioni contro la Russia hanno dimostrato; adesso però la situazione potrebbe diventare ancora più seria.

Attualmente l’Italia ha dislocato uomini e mezzi in Polonia, ma in caso di attivazione dell’articolo 5 della Nato a quel punto il nostro Paese non potrebbe tirarsi indietro di fronte a qualsiasi decisione presa dalla Alleanza atlantica, guerra alla Russia compresa.

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