Lotta al razzismo, inclusività e monitoraggio delle emissioni: sono questi i punti cardine del progetto ESG della Juventus Football Club
Nonostante siano squadre di calcio, molte di queste si comportano ormai come delle vere e proprie aziende, con la consapevolezza di aver raggiunto fatturati impensabili solo mezzo secolo fa, ma con molte responsabilità in più.
Lo sa bene Juventus Football Club, che ormai da quasi dieci anni ha optato per un approccio appunto più da azienda che da semplice club calcistico, assumendosi i suoi oneri in materia di sostenibilità.
L’impegno ESG del club torinese appare chiaro all’interno dell’ultimo report pubblicato in materia sostenibilità, il quale risale alla stagione 2020/2021. La squadra non solo si è impegnata molto nel diminuire le proprie emissioni, ma ha anche deciso di bilanciarle piantando alberi, utilizzando una metodologia molto curiosa.
Per ogni goal segnato, cento alberi piantati: la strategia green della Juventus
Esatto, è proprio così: per abbattere le emissioni la Juventus ha deciso che per ogni goal segnato dalla prima squadra farà piantare cento nuovi alberi in grado di assorbire la CO2 grazie al progetto One Tree Planted.
La squadra ha inoltre iniziato, sin dalla stagione 2018/2019, a utilizzare soltanto energia proveniente da fonti rinnovabili, così da dimostrarsi ancora maggiormente green.
A partire dal 2019, la Juventus ha iniziato a monitorare le proprie emissioni scope 1 e scope 2. Una volta comprese le proprie emissioni, la società ha intenzione di lavorare per diminuirle sensibilmente.
Nell’ultimo report rilasciato dalla squadra, quello cioè relativo alla stagione 2020/2021, la società è riuscita a diminuire le proprie emissioni dirette, non riuscendo tuttavia per il momento a fare lo stesso con quelle indirette.
La società ha infine attivato una collaborazione con l’Istituto di Management dell’Università Sant’Anna di Pisa, con la quale ha deciso di lavorare a stretto contatto per diminuire le proprie emissioni scope 3. In particolare, il lavoro svolto riguarda lo studio della mobilità della prima squadra e dei settori giovanili e quella dei tifosi per recarsi alle partite in casa. Grazie alla raccolta di questi dati, è possibile per la società prendere decisioni strategiche sia per il presente che per il futuro.
Juventus Goals: il progetto sociale della società
Rispetto, condivisione e inclusione delle diversità: sono questi i valori ESG fondamentali su cui si basa il progetto sociale con più di dieci anni alle spalle. L’obiettivo della Juventus è quello di impattare positivamente sulla società, e specialmente sui giovani, attraverso lo sport.
In partnership con Save The Children, la Juventus ha aderito al progetto “Illuminiamo il futuro”, grazie al quale ha avuto la possibilità di riqualificare il centro Punto Luce Vallette, un luogo all’interno del quale i giovani hanno la possibilità di recarsi per studiare, giocare, conoscersi e stare insieme.
Altri progetti a cui la Juventus ha partecipato sono “Gioca con me”, riservato a bambini e bambine che vivono in contesti a rischio discriminazione, emarginazione o esclusione sociale. Grazie a questo progetto, è possibile dare la possibilità a chi altrimenti non l’avrebbe di giocare a calcio.
Il progetto “Juventus for special” è nato nel 2017 e ha come obiettivo quello di assistere ragazzi con difficoltà cognitivo-relazionali. È uno dei progetti che è cresciuto più rapidamente, al termine della stagione 2021 contava circa 200 persone coinvolte tra staff e atleti.
“Un calcio al razzismo” è un progetto che punta a escludere il razzismo dalle scuole. È stato realizzato in modo da essere fruibile anche attraverso la didattica a distanza e completabile con lo svolgimento di tre moduli conclusivi. Anche questo progetto, come i precedenti, è considerabile senza dubbio un successo: 1246 classi partecipanti e 216 scuole aderenti.
La società ha infine deciso di realizzare un podcast chiamato “Sulla Razza”, dalla durata di dodici episodi, all’interno del quale vengono analizzate dodici parole provenienti dalla cultura angloamericana. Alcune di queste sono: “Tokenismo”, “Minoranza modello”, e “Colorismo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA