L’inflazione salirà ancora e i mercati sono in errore: l’analisi dell’esperto

Violetta Silvestri

11/02/2023

Inflazione ancora in aumento e tassi di interesse in crescita, più delle scommesse finora dei mercati: questa la visione dell’esperto Usa Summers. Cosa sta per accadere all’economia globale?

L’inflazione salirà ancora e i mercati sono in errore: l’analisi dell’esperto

L’inflazione rimane il tema economico cruciale per investitori e analisti e il sentiment generale è che, sebbene ci siano segnali di rallentamento dei prezzi record, il trend del ribasso non è iniziato.

Intanto, con la Federal Reserve che promette ancora rialzi, si è archiviata la settimana peggiore del 2023 per azioni e obbligazioni: la banca centrale Usa è ormai quasi certa nel lasciare tassi più alti più a lungo.

La Bce, nel frattempo, è ancora più indietro nella politica monetaria restrittiva contro l’inflazione e Lagarde ha annunciato aumenti del costo del denaro ulteriori, con un occhio vigile sull’indice dei prezzi core, che non sta scendendo come dovrebbe.

In questa cornice, l’ex segretario al Tesoro Lawrence Summers ha avvertito che si sta diffondendo un autocompiacimento nei mercati finanziari riguardo all’inflazione e che la Federal Reserve potrebbe aver bisogno di un inasprimento maggiore di quello che gli investitori si aspettano attualmente.

I prezzi sono destinati a salire ancora:per quali motivi? L’analisi.

L’inflazione e i tassi saliranno: i mercati sono in errore?

“Stiamo entrando in quello che probabilmente sarà un periodo turbolento. Non sono sicuro che siamo su una traiettoria che ci porterà al 2% di inflazione senza ulteriori aumenti dei tassi di interesse rispetto a quelli che il mercato sta ora anticipando”: così Summers si è pronunciato su Bloomberg, avanzando riflessioni economiche interessanti per gli Usa e per i mercati in generale.

L’esperto ha avvertito che una serie di fattori che hanno contribuito a ridurre l’inflazione potrebbero invertirsi. Per esempio, un segnale di questa dinamica è venuto dai prezzi delle auto usate, che sono aumentati del 2,5% il mese scorso, il massimo dalla fine del 2021, secondo un rapporto del settore. Anche i prezzi della benzina sono cresciuti quest’anno.

L’indice dei prezzi al consumo Usa è salito del 6,5% su base annua fino a dicembre, ben al di sotto del picco del 9,1% registrato a giugno. La prossima settimana, il governo rilascerà l’IPC di gennaio, che secondo gli economisti si piazzerà su un +6,2% su base annua. Il guadagno mensile è visto allo 0,5%, ancora al di sopra del tipo di ritmo coerente con l’inflazione del 2%.

Cosa accadrà? Il consenso è diventato sostanzialmente troppo compiacente sull’inflazione secondo Summers. “Il tasso di aumento dei prezzi è ancora a livelli che sarebbero stati inimmaginabili per l’inflazione due anni fa”, ha affermato.

Di conseguenza, i rally nei mercati finanziari negli ultimi mesi hanno indicato condizioni troppo rilassate di quanto avrebbero dovuto, data la quantità di inasprimento della Fed ancora in arrivo, il tasso di inflazione ancora elevato e la continua forza nel mercato del lavoro. I contratti future suggeriscono agli operatori di vedere altri due aumenti dei tassi di interesse di un quarto di punto, portando il benchmark della Fed a circa il 5,2%.

Il rischio è che “questo ciclo di inasprimento non riguarda solo uno, due o tre aumenti di 25 punti base in più, ma qualcosa di più fondamentale”, ha avvertito Summers.

A Wall Street, i trader che si erano preparati affinché la banca centrale aumentasse ancora una volta - a marzo - si trovano improvvisamente di fronte a scommesse su almeno altri tre rialzi.

“Il rally azionario del nuovo anno è rapidamente svanito mentre gli investitori hanno ricalibrato le aspettative future sulla scia del rapporto sull’occupazione”, ha commentato Ian Lyngen di BMO Capital Markets.

Perché la strategia di Biden spingerà i prezzi

L’ex capo del Tesoro, che è stato anche capo del Consiglio economico nazionale nell’amministrazione Obama, ha espresso anche preoccupazione per la chiamata a “comprare americano” di Biden.

Nel suo discorso di martedì il presidente Usa ha annunciato che ci saranno “nuovi standard per richiedere che tutti i materiali da costruzione utilizzati nei progetti di infrastrutture federali siano realizzati in America”.

“Questo approccio renderà i progetti più costosi, richiedendo in ultima analisi maggiori entrate fiscali per pagare la stessa quantità di costruzione”, ha affermato Summers.

“La mia ipotesi è che quei prezzi più alti - dipendenti da scelte politiche - probabilmente aggiungano più oneri per i consumatori rispetto a tutte le tasse spazzatura di cui ha parlato il presidente”, ha aggiunto l’ex capo del Tesoro.

Si attendono tempi ancora cupi, o comunque incerti, sull’inflazione, le decisioni delle banche centrali e l’impatto sull’economia globale.

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