L’uomo più ricco d’Europa, Bernard Arnault, vuole la fine di Elon Musk. Il motivo: un furto, almeno secondo il capo del gigante del lusso LVMH. Una battaglia tra titani.
L’uomo più ricco d’Europa contro l’uomo più ricco del mondo. Una sfida tra titani. Ma cosa sta succedendo?
Bernard Arnault è l’uomo più ricco di Francia, l’uomo più ricco d’Europa e al momento quinto nella classifica degli uomini più ricchi al mondo con un patrimonio netto di quasi 158 miliardi di dollari. È l’unico, insieme a Warren Buffett, nella top 10 dei paperoni mondiali a non dovere la sua enorme fortuna al mondo della tecnologia.
Il francese possiede i maggiori colossi del lusso globale, da Louis Vuitton a Christian Dior, da Tiffany & Co. a Bulgari e dal mese scorso è proprietario dei giornali Le Parisien e Les Echos.
Ed è proprio in qualità di editore che Arnault ha intenzione di portare in tribunale il padron di Tesla, l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio netto stimato di 314 miliardi di dollari.
Perché Arnault fa causa a Musk
Il motivo? Arnault non gradisce il modo in cui i contenuti dei giornali vengono condivisi su X (ex Twitter). Il social è nelle mani di Musk in qualità di proprietario. Il nocciolo della questione sta nel fatto che X utilizza i contenuti dei giornali senza pagare un centesimo.
L’azione congiunta vede coinvolti Le Monde, Le Figaro, Les Echos, Le Parisien, Telerama, Courrier International, Huffington Post, Malesherbes Publications e Le Nouvel Obs. Questi affermano di avere diritto al pagamento dei diritti accessori che, in base a una direttiva europea recepita nell’ordinamento francese, sono dovuti quando le piattaforme di social media ripubblicano contenuti di notizie. Google di Alphabet Inc e Meta Platforms Inc si sono adeguate di conseguenza, ma ex Twitter non ha neanche mai aperto un tavolo di confronto sul tema.
Musk, inoltre, non starebbe rispettando l’ordinanza emessa dalla Corte di giustizia di Parigi a maggio 2024 - quando l’agenzia di stampa francese AFP, insieme a Le Monde, Le Figaro e Le Parisien, si era recata in tribunale con le stesse accuse - che imponeva la divulgazione di tutte le informazioni che avrebbero aiutato a calcolare quanti soldi fossero dovuti agli editori da parte del social.
La battaglia legale, così, continua.
«I ricavi derivanti da questi diritti, con l’investimento che permetterebbero ai beneficiari di fare, rappresentano un impulso alla pluralità, all’indipendenza e alla qualità dei media, che sono essenziali per la libertà di espressione e il diritto all’informazione nella nostra società democratica», hanno affermato i giornali in una nota.
Un portavoce del tribunale di Parigi ha confermato il caso e ha affermato che l’udienza è prevista per il 15 maggio 2025.
Musk e Arnault sono entrambi molto ricchi. Ma il francese ha perso parecchi miliardi nell’ultimo periodo, perlopiù a causa del lento declino del mercato del lusso.
Musk, dal canto suo, ha visto aumentare enormemente la sua ricchezza grazie alla capitalizzazione sulla vittoria di Donald Trump, che ha deciso di metterlo a capo del neonato Dipartimento per l’efficienza governativa (DOGE).
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