La Cina ha costruito la prima nave commerciale al mondo per trasportare CO2 liquida

Maria Paola Pizzonia

8 Dicembre 2024 - 18:49

Un passo avanti nella lotta al cambiamento climatico: la Cina lancia la prima nave per CO2 liquida, in una svolta tecnologica verso la decarbonizzazione globale

La Cina ha costruito la prima nave commerciale al mondo per trasportare CO2 liquida

La cattura e il trasporto della CO2 sono concetti relativamente nuovi ma sempre più cruciali nella battaglia contro il riscaldamento globale. È qui che la Northern Pioneer, costruita in Cina, entra in gioco: una nave progettata per il trasporto di anidride carbonica liquida, pronta a fare la differenza. Questo progetto pionieristico è una sorta di mix tra innovazione e sostenibilità, importante in questo momento storico nel settore marittimo.

La Northern Pioneer, realizzata dalla Dalian Shipbuilding Industry Co., una divisione della China State Shipbuilding Corporation, rappresenta sia il progresso tecnologico che la dimostrazione del crescente impegno internazionale nella lotta ai cambiamenti climatici.

Tecnologia e sostenibilità a bordo

Lunga 130 metri e larga 21,2, la Northern Pioneer può trasportare fino a 7.500 metri cubi di CO2 liquefatta. Ma non è solo una questione di dimensioni: questa nave è un concentrato di tecnologia sostenibile. È equipaggiata con un sistema di propulsione a gas naturale liquefatto (GNL), un combustibile fossile a basso impatto ambientale, e una vela a rotore, un dispositivo che sfrutta il vento per ridurre il consumo di carburante, diminuendo così del 34% le emissioni rispetto alle navi tradizionali.

Siamo orgogliosi di aver progettato e costruito la prima nave commerciale al mondo per il trasporto di anidride carbonica. Questa nave rappresenta il nostro impegno verso soluzioni innovative per affrontare la crisi climatica.

ha dichiarato Lin Jimin, vicepresidente della Dalian Shipbuilding Industry Co.

Il ruolo della Northern Pioneer nel progetto europeo Northern Lights

La nave è stata consegnata a clienti in Norvegia nell’ambito di Northern Lights, un progetto europeo sostenuto da Shell, Equinor e TotalEnergies. Il programma punta a sviluppare un’infrastruttura su larga scala per il trasporto e lo stoccaggio della CO2, gas responsabile del riscaldamento globale. Il cuore operativo è situato nel terminale di Øygarden, una località costiera in Norvegia, dove ogni anno si potranno stoccare fino a 1,5 milioni di tonnellate di CO2, equivalenti alle emissioni annuali di circa 300.000 automobili.

La Northern Pioneer è solo la prima di una flotta di quattro navi che trasporteranno CO2 liquefatta dalle industrie europee ai siti di stoccaggio. Tra i clienti già confermati ci sono aziende come Heidelberg Materials, leader nel settore del cemento, e Hafslund Oslo Celsio, attiva nell’energia sostenibile, pronte a ridurre drasticamente le loro emissioni.

Un modello per il futuro della decarbonizzazione

L’interesse per lo stoccaggio della CO2, una tecnologia nota come CCS (Carbon Capture and Storage), è in costante aumento. Questo processo prevede la cattura della CO2 emessa dalle industrie, il suo trasporto in forma liquida e il successivo stoccaggio in profondità, spesso in formazioni geologiche sotterranee. Northern Lights sta già lavorando per ampliare la propria infrastruttura (e attrarre nuovi clienti in tutta Europa). La Northern Pioneer, registrata in Norvegia e gestita dalla compagnia giapponese Kawasaki Kisen Kaisha, si pone come esempio di come la collaborazione internazionale e l’innovazione possano contribuire alla decarbonizzazione:

Tecnologie moderne e decenni di esperienza nella gestione di navi GNL ci aiuteranno a raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità europei.

Ha spiegato Yukikazu Myojin, amministratore delegato della Kawasaki Kisen Kaisha.

Cina e Norvegia: una partnership per il clima

L’iniziativa ci mette di fronte all’importanza evidente della cooperazione globale per affrontare la crisi climatica. La Cina, con le sue straordinarie capacità industriali, e la Norvegia, leader nelle tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio, stanno facendo da esempio, dimostrando che unendo le forze si possono raggiungere risultati straordinari.

In definitiva, la Northern Pioneer non è solo una nave ma una prova concreta di come il mondo si trovi di fronte alla necessità di nuova soluzioni, sempre più avanzate, per mitigare l’impatto del riscaldamento globale. Questo tipo di innovazione non salverà il pianeta da sola, ma è un esempio tangibile del cambiamento possibile quando la tecnologia incontra una visione collettiva. È un passo avanti che, si spera, ispirerà altre iniziative per affrontare le sfide climatiche in modo altrettanto deciso.

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