Scholz dice no a Kiev ma accoglie sul territorio tedesco missili da crociera del tipo Tomahawk e altre armi a lungo raggio.
Da una parte, la Germania mette un possibile freno all’escalation con la Federazione russa; dall’altra acconsente, per la prima volta dagli anni ’80, di posizionare sul suo territorio tre tipi di missili statunitensi (sotto comando statunitense), a partire dal 2026.
Nei giorni scorsi, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che sollecita gli Stati membri dell’Unione Europea a rimuovere le restrizioni sull’uso di armi a lungo raggio fornite all’Ucraina. Con 425 voti favorevoli, 131 contrari e 63 astensioni, i deputati hanno richiesto che l’Ucraina possa utilizzare queste armi contro obiettivi militari all’interno del territorio russo. La risoluzione, non vincolante, fa pressione sui governi nazionali affinché accelerino la consegna di missili a lungo raggio, come i missili Taurus, e rafforzino l’assistenza militare a Kiev.
E mentre gli Stati Uniti hanno fatto sapere che potrebbero presto concedere a Kiev di impiegare armi a lungo raggio per colpire la Russia in profondità, nel suo territorio, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha preso una posizione contraria al bellicismo imperante nell’élite euro-atlantica. [...]
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