Il nuovo accordo di Difesa tra Filippine e Usa ha dato il colpo di grazia all’entusiasmo del gigante asiatico, che ha dirottato altrove i propri investimenti. I politici locali adesso non hanno un modello alternativo.
Sicurezza contro economia: è questo il dilemma che attanaglia tutti i Paesi dell’Asia, chiamati a districarsi nella pericolosa contesa tra Stati Uniti e Cina.
Se, da un lato, le nazioni della regione devono fare i conti con molteplici rivendicazioni marittime – quasi sempre con Pechino protagonista - dall’altro sanno quanto sia per loro importante continuare a fare affari con il Dragone. Sanno anche, però, di non poter fare a meno di un legame con Washington, soprattutto nel caso in cui i rapporti con il gigante asiatico dovessero deragliare oltre ogni limite possibile e immaginabile.
La soluzione ideale per i governi locali coincide con il mantenimento di un complicato equilibrio geopolitico, evitando di schierarsi apertamente da una parte o dall’altra. Un equilibrio, tuttavia, sempre più precario a causa delle crescenti tensioni internazionali. Basta dare un’occhiata a cosa sta accadendo nelle Filippine, Paese alleato degli Usa e finito al centro della rivalità sino-statunitense. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
Da non perdere su Money.it
- 💬 Hai apprezzato questo articolo? Lascia il tuo commento!
- 🌟 Hai già dato un'occhiata a Money.it Premium? Scoprilo adesso
- 🇺🇸 Elezioni USA 2024: analisi politiche ed economiche nella sezione dedicata
- 💼 Vuoi fare un passo avanti nel tuo percorso professionale? Iscriviti a Carriera Vincente
- 📈 Prova il Trading Online senza rischiare denaro reale con un conto demo gratuito
- 🪙 Scopri tutto su Bitcoin e ChatGPT nella sezione Corsi di Money Premium
- 📖 Il Libro Bianco sull'educazione digitale di Money.it, scaricalo gratis
- 🎁 Vuoi regalare un abbonamento a Money.it Premium? Puoi farlo qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA