Il Governo cinese spinge i produttori nazionali con politiche strategiche. La corsa alla leadership nel settore delle auto elettriche è l’ultimo capitolo della rivalità commerciale tra Cina e USA.
Mentre Tesla, azienda leader nel settore delle auto elettriche, continua a macinare numeri da record nonostante la pandemia, la Cina getta le basi per dominare il mercato nei prossimi anni.
I piani di Pechino puntano a rafforzare l’industria nazionale delle vetture elettriche. Il Governo di Xi Jinping spinge i futuri competitor di Tesla e sfrutta la posizione predominante del gigante asiatico sulla filiera.
Il vantaggio strutturale della Cina (e l’esorbitante tasso di crescita nel settore) costringe gli USA a ripensare il proprio comparto automobilistico, in una sfida che potrebbe alterare gli equilibri tra le due superpotenze.
Cina-USA, sfida sul mercato delle auto elettriche
Quello delle vetture elettriche è stato a lungo un mercato marginale rispetto al più ampio settore dell’automotive, da sempre legato al petrolio. Ma la crescita esponenziale delle auto green accende ora i riflettori sulla sfida USA-Cina.
Il gigante asiatico ha registrato vendite record a settembre e vanta una posizione predominante sulle batterie elettriche grazie ad aziende come Contemporary Amperex Technology e BYD che rappresentano un terzo del mercato globale.
Secondo gli analisti di UBS nei prossimi 5 anni gli attori chiave della filiera cinese entreranno nel mercato globale, conferendo alla Cina, grazie a costi delle materie prime tendenzialmente più bassi, un notevole vantaggio sui competitor e, nello scenario futuro, una posizione di leadership sul mercato elettrico.
Il mercato delle auto elettriche, nello scenario internazionale, rappresenta per USA e Cina l’occasione di mostrare i muscoli. Il Governo statunitense, in questo contesto, ha tutto l’interesse ad avere la filiera dell’elettrico negli USA, in una sfida che rischia di combinarsi alle mai sopite tensioni commerciali tra i due Paesi.
Numeri in crescita in Cina
Gli effetti delle tensioni commerciali e quelli ancora più preoccupanti legati alla pandemia spingono USA e Cina a vedere nel mercato elettrico una promettente risorsa. Assumere un ruolo di leadership nel settore darebbe impulso ad entrambe le economie.
Allo stato attuale il mercato delle auto elettriche impiega negli USA 10 milioni di persone e contribuisce al 3,5% del Pil. In Cina, invece, il settore dell’auto conta 1/6 dei lavori nel Paese e produce il 10% delle vendite al dettaglio.
A sorprendere sono soprattutto i numeri legati alla crescita della Cina. Delle 142 fabbriche di batterie al litio in costruzione attualmente, 107 si trovano nel Paese asiatico (solo 9, invece, negli USA). Inoltre dei 300 miliardi di dollari che l’industria dell’automotive investirà sull’elettrico nei prossimi 10 anni, circa la metà riguarderanno direttamente la Cina.
Le prospettive di leadership della Cina fanno volare i titoli delle aziende legate allo sviluppo dell’elettrico. Nio, quotata a New York dal 2018, ha registrato da allora una crescita del 340%, mentre Li Auto e Xpeng hanno visto le loro azioni aumentare, rispettivamente, del 65% e 35% quest’anno. Volano anche le azioni della già citata CATL, quotata a Shanghai, in crescita del 110% nel 2020.
Grazie ad alcuni accordi la Cina si è già assicurata la fornitura di materiali chiave per la produzione di batterie elettriche per i prossimi 5 anni. Se il futuro delle auto elettriche si basa sulla capacità di produrre vetture con costi d’acquisto simili a quelli delle auto tradizionali (fondamentale, in tal senso, il contenimento delle spese relative alle batterie), la Cina sembra aver già imboccato la strada giusta per ambire alla leadership nel mercato.
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