Le banche in Europa hanno un problema da 1.400 miliardi di euro

Violetta Silvestri

15 Febbraio 2024 - 11:16

Una bomba da 1.400 miliardi di euro sta per esplodere nelle banche europee. Perché la crisi del settore immobiliare commerciale spaventa l’Europa e quali Paesi sono più esposti?

Le banche in Europa hanno un problema da 1.400 miliardi di euro

Banche europee sotto pressione a causa della bolla immobiliare commerciale che vale 1.400 miliardi di euro.

A tale cifra, infatti, ammontano i prestiti concessi al settore da parte degli istituti di credito in Europa, in un contesto di forte calo dei prezzi degli uffici su entrambe le sponde dell’Atlantico e di crescenti preoccupazioni degli investitori sulla capacità dei finanziatori di gestire il rischio.

Il tema è ormai ricorrente nelle analisi e nelle previsioni finanziarie del 2024 e viene trattato come un vero e proprio allarme per la tenuta dei conti e della stabilità bancaria, sia negli Usa che in Europa. I primi segnali di cedimento sulla questione dell’esposizione al mercato immobiliare commerciale sono emersi nel vecchio continente in Germania, ma potrebbero diffondersi anche in altri Paesi.

Il rischio dell’esplosione della bolla immobiliare commerciale minaccia di mandare in fumo miliardi di euro dalle casse bancarie.

Crisi immobiliare commerciale: quali banche esposte in Europa?

La Germania è il Paese europeo più osservato sul fronte della instabilità del settore immobiliare commerciale.

Come riportato da un’ampia analisi di Reuters, le banche tedesche sono profondamente monitorate visto che il Paese si trova nella peggiore crisi immobiliare degli ultimi decenni, caratterizzata da insolvenze, blocco della costruzione e congelamento degli accordi immobiliari. La scorsa settimana gli investitori hanno venduto le azioni di uno dei principali finanziatori immobiliari tedeschi, preoccupati per la sua esposizione al mercato statunitense anch’esso sotto pressione.

Le conseguenze della crisi potrebbero però colpire anche le banche in Francia e nei Paesi Bassi, che sono tra i maggiori finanziatori immobiliari commerciali in Europa. Il grafico elaborato da Reuters ha messo in evidenza quali Stati europei sono maggiormente esposti al settore in base al valore dei prestiti delle banche a questo specifico comparto:

Valore prestiti bancari al settore immobiliare commerciale Valore prestiti bancari al settore immobiliare commerciale Paesi europei a confronto

Con 285 miliardi di euro di prestiti immobiliari commerciali, gli istituti di credito tedeschi rappresentano circa un quinto dei 1.400 miliardi di euro di prestiti delle banche dell’Ue al settore, sulla base dei dati dell’Autorità bancaria europea.

Tra le banche tedesche, Deutsche Bank, la più grande del Paese, ha il maggior numero di prestit. Deutsche all’inizio di questo mese ha annunciato prestiti per 17 miliardi di euro al mercato immobiliare commerciale statunitense, duramente colpito, più del 3% del suo intero portafoglio. Secondo i dati dell’EBA, ciò rappresenterebbe circa un quinto dei 76 miliardi di euro che le banche dell’Ue hanno prestato complessivamente agli Stati Uniti.

La Deutsche Pfandbriefbank, creata dopo la crisi finanziaria globale più di dieci anni fa, è uno dei principali finanziatori immobiliari tedeschi. Ha 5 miliardi di euro - ovvero il 15% dei suoi prestiti - immobilizzati nel mercato commerciale statunitense. La settimana scorsa, ha raddoppiato le sue riserve di rischio e gli investitori si sono spaventati, scaricando le sue azioni e obbligazioni. La PBB ha reagito emettendo due annunci separati che cercavano di rassicurare sulla tenuta dei suoi conti.

Altre banche europee vantano ingenti prestiti immobiliari commerciali, con Francia e Paesi Bassi che dominano, sulla base dei dati EBA. Rabobank e BNP Paribas sono in testa alla classifica. I prestiti delle banche francesi al settore sono leggermente superiori a quelli della Germania, secondo i dati dell’EBA, i Paesi Bassi sono al terzo posto, davanti a Italia e Spagna.

Perché la bolla immobiliare sta scoppiando?

In Germania, la più grande economia d’Europa, i prezzi degli immobili commerciali sono scesi del 10,2% nel 2023, secondo l’associazione bancaria VDP. I dati della Banca Centrale Europea hanno registrato che i sono stati simili in media in tutta l’Eurozona.

Il settore immobiliare ha rappresentato circa un quinto della produzione tedesca, con bassi tassi di interesse che hanno attirato miliardi di euro nel settore. Ma il costo del denaro più elevato e l’aumento dei costi di costruzione hanno portato alcuni sviluppatori all’insolvenza, mentre i finanziamenti bancari stavano finendo e i prezzi degli immobili hanno continuato a diminuire.

Negli Stati Uniti, tassi di interesse più alti, difficoltà di rifinanziamento e minore occupazione degli uffici con lo smartworking in espansione dopo la pandemia hanno colpito duramente il settore immobiliare commerciale, alimentando i timori di una recessione globale.

L’impatto negativo sulle banche dipenderà dall’entità del calo del mercato. Molte società immobiliari in Germania, ad esempio, sperano in una svolta verso la metà di quest’anno, mentre altri dirigenti prevedono un peggioramento della rotta fino al 2025.

Il mese scorso, il capo dell’autorità di regolamentazione finanziaria tedesca ha intensificato i suoi avvertimenti, prevedendo che il 2024 sarà meno roseo per i profitti bancari e che il settore immobiliare rappresenterà un rischio crescente.

La Bce ha ammonito a novembre che il crollo del settore immobiliare potrebbe durare anni, anche se ha affermato che il settore non è abbastanza grande da creare un rischio sistemico per i finanziatori. Il FMI ha dichiarato che le banche più piccole e regionali, in particolare negli Stati Uniti, così come gli intermediari finanziari non bancari con un’elevata esposizione al settore immobiliare, potrebbero affrontare delle sfide.

Le prospettive sono desolanti, dicono molti esperti, anche se un taglio dei tassi di interesse entro la fine dell’anno potrebbe fornire un certo sollievo e non tutti i mercati immobiliari europei sono in pessime condizioni come quelli tedeschi.

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