Il crollo degli indici borsistici è stato attenuato dalle performance dei titoli bancari. In Italia, UCG mostra un andamento singolare e le sue performance sostengono il valore dell’indice FTSEMIB.
Il mercato azionario ha reagito negativamente di fronte alle decisioni di politica monetaria delle banche centrali. Nelle ultime sessioni però la decrescita del prezzo delle azioni pare essersi momentaneamente fermata. A reggere le valutazioni degli indici borsistici sono stati proprio i titoli bancari: nonostante i dubbi riguardo al 2023 le banche sembrano intenzionate a chiudere il 2022 con uno sprint finale. In Italia, si distingue il titolo UCG (Unicredit), che nel corso della settimana si posiziona in cima alla classifica dei titoli performanti del FTSEMIB.
Il settore bancario sostiene il valore degli indici azionari europei
In Italia, Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno fatto recuperare al FTSEMIB un po’ di terreno. Il FTSE Italia All Share Banks è infatti l’unico indice positivo della settimana. I componenti bancari hanno influenzato molto anche l’andamento del resto del mercato azionario europeo. Lo stesso risultato lo ha raggiunto infatti anche lo Stoxx 600 Banks che si posiziona in cima alla classica dei settori più performanti della settimana.
Unicredit (UCG): analisi tecnica del titolo
Il titolo Unicredit, rispetto all’andamento del settore, si distingue sia in termini di performance che in termini di estensione grafica. L’asset infatti mantiene un tendenza crescente ben descritta da una trend line che accompagna l’andamento del prezzo ormai da luglio 2022. Con il raggiungimento del numerario dei €13 la corsa per UCG sembrava arrivata al termine in concomitanza della comunicazione proveniente dai vertici della BCE riguardo la prosecuzione per il 2023 del rialzo dei tassi. Al contrario, questa settimana il titolo ha dimostrato forza: il prezzo delle azioni è nuovamente tornato sopra la resistenza grafica in direzione dell’estremo superiore della shadow della candela del 25 novembre posizionata sul valore dei €13,5. L’RSI a 14 periodi su time frame settimanale resta ancora nella zona compresa fra i 50 punti e gli 80 indicando da un punto di vista tecnico l’esistenza di spazio per proseguire la salita.
La ripartenza delle banche stupisce i trader
Il comparto bancario sembra non risentire affatto dei timori del 2023 ma, anzi, si presenta come il settore più forte dei listini azionari europei. L’evidenza viene accolta con stupore dai trader convinti del fatto che le prospettive economiche future non giocassero a favore del circuito bancario: in uno scenario recessivo caratterizzato da alti tassi d’interesse e un inflazione superiore al 2% in molti si aspettano una contrazione del vantaggio commerciale del business bancario. Nonostante questo l’andamento di borsa sembra indicare esattamente il contrario.
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