La legge di Bilancio 2024 doveva essere blindata ma diverse novità sono state inserite nel decreto Anticipi: dalle pensioni allo smart working fino ai vari bonus, ecco cosa cambia.
Che fine ha fatto la legge di Bilancio 2024? Solitamente questo è il periodo dove il dibattito politico è tutto incentrato sulla discussione della manovra economica, con l’immancabile “assalto alla diligenza” da parte dei parlamentari per strappare mance e mancette.
Giorgia Meloni però è stata chiara fin da subito: la legge di Bilancio 2024 è blindata, con la maggioranza che così ha rinunciato a presentare degli emendamenti - specie quelli che prevedono una copertura finanziaria - mentre quelli avanzati dall’opposizione sono destinati a essere cestinati.
Emblematico è stato il caso del leghista Massimiliano Romeo che non è uno dei tanti peones che albergano in Parlamento, ma il capogruppo del Carroccio alla Camera: una decina di giorni fa ha presentato alcuni emendamenti, salvo ritirarli dopo una strigliata di Matteo Salvini vista l’irritazione della premier.
“L’errore è mio - si è giustificato Romeo -, avevo capito che si potevano presentare due o tre emendamenti simbolici ed ero convinto che anche gli altri capigruppo di maggioranza lo avrebbero fatto”.
La strategia dei “zero emendamenti” alla legge di Bilancio 2024 sarebbe motivata da un duplice scopo: evitare di appesantire ulteriormente il conto finale visto che altri soldi in cassa non ci sono e, con uno sguardo ben fissato alle elezioni europee di giugno, parlare il meno possibile di una manovra senza dubbio deludente viste le roboanti promesse fatte in sede di campagna elettorale.
In un sostanziale silenzio però qualche modifica alla legge di Bilancio sarebbe stata introdotta in merito al sempre delicato tema delle pensioni, mentre nel decreto Anticipi hanno trovato spazio varie misure come lo sconto fiscale sui ritocchi estetici, l’aumento della dotazione del bonus psicologo e l’introduzione del codice per i b&b.
Bonus e pensioni: le modifiche alla legge di Bilancio 2024
Arrivati a dicembre l’esame vero e proprio della legge di Bilancio 2024 ancora deve cominciare: visto il destino che spetta ai vari emendamenti, non ci dovrebbero essere problemi ad approvare in maniera definitiva il testo entro la fine dell’anno come da programma.
Nei giorni scorsi si sono svolte le audizioni dei sindacati e delle associazioni di categoria e, in queste occasioni, il governo avrebbe aperto a una modifica sul tema delle pensioni. Stando a quanto riporta Domani nella manovra “ non saranno previste decurtazioni all’assegno previdenziale per le categorie di dipendenti pubblici , compresi medici, infermieri e insegnanti, al contrario di quanto previsto”, inoltre “saranno poi esclusi dalla penalizzazione i lavoratori che andranno in pensione di vecchiaia (a 67 anni) dal 2024”.
Molte altre novità invece sono state inserite nel decreto Anticipi che, nella giornata di ieri 30 novembre, è approdato in Parlamento e il 6 dicembre dovrebbe fare il suo esordio al Senato stando a quanto riferito dal ministro Luca Ciriani.
Uno degli emendamenti più attesi è quello relativo al Cin - Codice identificativo nazionale - sugli affitti brevi, fortemente voluto da Forza Italia, che dovrà essere esposto dai b&b pena una multa fino a 8.000 euro, il tutto per combattere l’abusivismo.
Via libera anche all’azzeramento dell’Iva sugli interventi di chirurgia estetica realizzati per curare malattie o per tutelare la salute; restando sempre in tema di Iva, per tutti gli integratori alimentari sarà al 10%.
Per il bonus psicologo invece c’è una ulteriore dotazione di 5 milioni, con l’importo massimo per chi ha un’Isee inferiore ai 50.000 euro che passa da 600 a 1.500 euro. Lo smart working per i lavoratori fragili e i genitori di figli under 14 invece sarà prorogato fino a giugno 2024.
Tutti ritocchi questi alla legge di Bilancio 2024 che in gran parte saranno inseriti nel decreto Anticipi, con il governo che a prescindere sembrerebbe voler mantenere i fari spenti sulla manovra per arrivare senza grossi trambusti all’approvazione di un testo che disattende le aspettative di chi sperava in una immediata riforma fiscale o delle pensioni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
