Il licenziamento per sopravvenuta inidoneità del dipendente rientra tra i casi di recesso per GMO. Ecco una guida sugli obblighi in capo al datore di lavoro e i profili di legittimità da rispettare
Il rapporto di lavoro subordinato si caratterizza per essere un contratto a prestazioni corrispettive. Questo significa che l’azienda si impegna a riconoscere il trattamento economico (retribuzione) al dipendente, a fronte dell’attività manuale e / o intellettuale resa da quest’ultimo.
Al tempo stesso, entrambe le parti possono, nel rispetto di determinate procedure, motivazioni ed obblighi, risolvere il contratto in maniera unilaterale. Il lavoratore può dimettersi (in talune situazioni anche per «giusta causa») mentre l’azienda ha la possibilità di interrompere il rapporto licenziando il dipendente.
In quest’ultimo caso il recesso può essere legato a ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro ed al regolare funzionamento dell’azienda stessa. Si parla infatti di «licenziamento per giustificato motivo oggettivo» (GMO). [...]
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