Dal 1° gennaio 2022 scattano le nuove regole sull’uso del contante: vediamo quali sono i casi in cui il limite a 1.000 euro non vale.
A partire da gennaio 2022 cambiano di nuove le regole per i pagamenti in contante: la soglia si abbassa nuovamente, stavolta a 1.000 euro. Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui il limite imposto non vale.
Il rapporto con i contanti è uno degli indicatori anche del momento politico che attraversa l’Italia. Il pallino è sempre quello del contrasto all’evasione fiscale, visto che negli ultimi anni abbiamo toccato punte di 110 miliardi di euro di economia sommersa.
Negli ultimi 20 anni il limite ai contanti è cambio spesso. Fino al 30 giugno 2020, seguendo le regole del decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, il limite era di 3.000 euro. Dal 1° luglio 2020, e fino al 31 dicembre 2021 il limite per i pagamenti in contanti è di 2.000 euro.
Nuova soglia, fissata a 1.000 euro, dal 1° gennaio 2022. Tuttavia, ci sono dei casi che fanno eccezione, ai quali quindi non si applica il limite dei 1.000 euro: vediamo quali sono.
Ecco quando non vale il limite contanti a mille euro da gennaio 2022: i pagamenti frazionati
Il primo caso in cui non si applica il limite alle operazioni in contanti è se si sceglie di fare pagamenti frazionati. Questo caso rientra nella categoria del “fatta la legge e trovato l’inganno”. Il limite ai contanti infatti si applica per le operazioni che superano la soglia stabilita conteggiati da un unico scontrino.
Facciamo un esempio pratico: se a gennaio 2022 si decide di acquistare un bene, tipo una cassa di vino pregiato, e il costo supera la soglia dei mille euro, non si può pagare in contanti ma si dovrà optare per carta, bancomat o bonifico (insomma, un pagamento tracciato).
Se invece paghiamo una bottiglia di vino alla volta, contabilizzando uno scontrino per ogni bene, nel nostro esempio per ogni bottiglia, possiamo pagare in contanti (anche se il totale dell’acquisto delle bottiglie supera i mille euro).
Limite contanti non vale in caso di prelievo e versamento
Gli altri casi in cui il limite di 1.000 euro non si applica riguarda i prelievi e i versamenti. Come mai? La motivazione è semplice: questo tipo di operazioni non riguarda due soggetti diversi, ma una sola persona.
Questo significa che continuerà a essere perfettamente lecito versare o prelevare cifre superiori a 1.000 euro sul/dal proprio conto. Non è consentito, invece, usarli per fare un solo pagamento.
Limite contanti e pagamenti “misti”: quando è consentito?
La regola del limite ai contanti non si applica anche nel caso dei pagamenti “misti”. Che significa? Anche in questo caso ci aiuta un esempio pratico.
Mettiamo caso che dobbiamo pagare un servizio a un professionista per il valore di 1.900 euro. Non possiamo, secondo le regole in vigore da gennaio 2022, pagare tutti i 1.900 euro in contanti. Tuttavia, è possibile “spezzare” il pagamento, per esempio:
- 900 euro in contanti;
- 1.000 euro con un bonifico.
In questo caso non si violano le regole: l’importante è che la somma in contanti resti sempre al di sotto del limite di 999,99 euro.
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