Incrocio di blockchain fra Svizzera e Usa, con la stablecoin in cammino verso la blockchain costruita per asset regolamentati
Nel campo largo dei pagamenti digitali, in cui risiede quello più delimitato delle criptovalute, il ruolo delle stablecoin è quello di essere un metodo di pagamento rapido, economico e garantito, specie per transazioni transfrontaliere.
La rapidità gli viene data dall’infrastruttura di rete, l’economicità dalle basse commissioni, la garanzia, dal supporto da parte di asset reali, come l’oro (meno) o le valute fiat (di più), ossia quelle a corso legale e, ancora, dall’essere registrate in modo immutabile su blockchain.
La Polymesh Association, con sede a Zugo, in Svizzera, sta collaborando con Stably, fornitore di infrastrutture di pagamento Web3 di Seattle (USA) per capire come portare lo stablecoin USDS sulla propria blockchain.
Stably USD (USDS), lo ricordiamo, è una stablecoin multi blockchain ancorata a una valuta fiat (il dollaro appunto) creata da Stably e che ha come riferimento per la custodia delle riserve Prime Trust, una società fiduciaria del Nevada.
Gli attestati sono forniti mensilmente da Cohen & Co, per mantenere la trasparenza e garantire ai detentori di USDS la disponibilità del 100% in dollari statunitensi in qualsiasi momento.
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Il che significa che ogni token è garantito alla pari con dollari statunitensi detenuti in depositi bancari a beneficio dei titolari di USDS.
L’integrazione Stably-Polymesh supporterà il lancio di USDS su Polymesh, portando così la stablecoin sulla blockchain costruita appositamente per asset regolamentati.
Scambiato su exchange di criptovalute come Bittrex e ampliato tramite una decina di blockchain tra cui Harmony, Tezos e VeChain, se USDS approderà su Polymesh amplierà notevolmente l’esposizione della blockchain istituzionale al settore delle criptovalute, di fatto portando a bordo il primo token non nativo.
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